Midori (browser)

In questo articolo esploreremo nel dettaglio il tema Midori (browser), analizzandone le origini, l'evoluzione e la rilevanza nella società odierna. Presentando ai lettori la storia e il contesto di Midori (browser), approfondiremo le sue molteplici sfaccettature e dimensioni, dal suo impatto culturale alle sue implicazioni nella vita quotidiana. Attraverso un approccio globale, esamineremo le diverse prospettive e opinioni su Midori (browser), fornendo una visione panoramica che ci permetterà di comprenderne l'importanza nel panorama contemporaneo. Entro la fine di questa lettura, speriamo che i lettori abbiano acquisito una comprensione più completa e arricchita di Midori (browser), sentendosi allo stesso tempo motivati ​​a riflettere sul suo significato e sulla sua rilevanza nelle loro vite.

Midori
software
Midori 0.3.2 su Ubuntu 10.04
Midori 0.3.2 su Ubuntu 10.04
Midori 0.3.2 su Ubuntu 10.04
GenereBrowser
SviluppatoreChristian Dywan, Nancy Runge
Data prima versione16 dicembre 2007
Ultima versione
  • 3.0.07 (26 ottobre 2023)
  • 11.2.2 (18 febbraio 2024)
Sistema operativoLinux
Microsoft Windows
Android (alpha) (non in lista)
LinguaggioC++
ToolkitGTK
LicenzaMPL 2.0
(licenza libera)
Lingua46, italiano compreso
Sito webastian.org/midori-browser e astian.org/es/navegador-midori/

Midori è un browser web minimale per Linux e Windows basato su WebKit, la cui prima versione è stata distribuita il 16 dicembre 2007. Utilizza per l'interfaccia le librerie del toolkit GTK+ versione 2 o 3 a seconda delle implementazioni.

Caratteristiche

Acid3 test con Midori: il browser supera l'Acid test Acid1, Acid2 e l'Acid3.

Esso fa parte del desktop environment XFCE. Fa inoltre ormai parte predefinitamente delle distribuzioni linux Elementary OS, Bodhi Linux, ed è presente nella spin di Fedora, in Trisquel Mini (entrambe con ambiente desktop LXDE), in Manjaro Linux. e anche in Watt OS R9 con ambiente desktop Microwatt.

Una versione del browser è stata portata anche sui sistemi operativi per dispositivi mobili della Openmoko Inc., il Neo1973 e il Neo FreeRunner. Il motore di ricerca predefinito è DuckDuckGo.

In passato ha sofferto di frequenti crash. I suoi punti di forza sono la velocità, la leggerezza e il rispetto per la privacy dell'utente. Tra le caratteristiche principali si notano:

  • Integrazione completa con GTK+2.
  • Navigazione in modalità anonima
  • Visualizzazione delle pagine basata su WebKit.
  • Gestione di tabs, finestre e sessioni.
  • Preferiti gestiti con XBEL.
  • Searchbox basata sullo standard OpenSearch.
  • Estensible con scripting in Lua e Vala.

Funzionalità native

  • Controllo ortografico integrato
  • Tool per il debug/ispezione del DOM (element inspect)
  • Integrazione con Maemo in caso di utilizzo su smartphone
  • Ricerca full-text nella pagina
  • Mouse gesture
  • Pannelli riposizionabili a piacimento
  • Zoom delle immagini
  • Compositore veloce (speed dial)

Note

  1. ^ a b (EN) Translations : Midori, su translations.launchpad.net, Launchpad. URL consultato il 2 luglio 2012.
  2. ^ About · Midori · A lightweight, fast, and free web browser, su midori-browser.org. URL consultato il 16 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2015).
  3. ^ (EN) Replace Midori with Google Chrome as stock browser in next release?, su elementaryos.org, Elementary OS - Answer. URL consultato il 24 dicembre 2011.
  4. ^ (EN) Why Midori?, su bodhilinux.com. URL consultato il 24 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2011).
  5. ^ spins.fedoraproject.org, https://spins.fedoraproject.org/it/lxde/.
  6. ^ Copia archiviata, su manjaro.github.io. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2017).
  7. ^ planetwatt.com, http://www.planetwatt.com/blogs/1/21/watt-os-r9-released.
  8. ^ (EN) Christian Dywan, Menubars, GTK+3 and site data rules, su twotoasts.de, Midori, 9 marzo 2012. URL consultato il 9 marzo 2012.
  9. ^ a b Midori · A lightweight, fast, and free web browser, su midori-browser.org. URL consultato il 16 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2020).

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