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Monte Scindarella | |
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Il monte Scindarella visto da Campo Imperatore. | |
Stato | Italia |
Regione | Abruzzo |
Provincia | L'Aquila |
Comune | L'Aquila |
Altezza | 2 233 m s.l.m. |
Prominenza | 153 m |
Catena | Appennino abruzzese (Gran Sasso d'Italia) |
Coordinate | 42°15′36″N 13°20′24″E / 42.26°N 13.34°E |
Mappa di localizzazione | |
Il Monte Scindarella (Scendorèlle in aquilano) è una cima dell'Appennino abruzzese, posta ad un'altitudine di 2 237 metri s.l.m. nella dorsale sud-occidentale del massiccio del Gran Sasso d'Italia, all'interno del territorio comunale dell'Aquila.
L'oronimo deriverebbe da «scendorelle» o «centorelle», termine in dialetto aquilano per indicare il centonchio, una pianta erbacea diffusa nella zona.
Costituisce la cima della cresta che si sviluppa a sud-ovest di Campo Imperatore, a cavallo tra l'altopiano e la valle di Assergi, denominata popolarmente Valle Fredda. ed è suddivisa in due versanti: quello settentrionale rivolto verso la parte alta di Campo Imperatore e quello meridionale — a dislivello sensibilmente maggiore — rivolto verso la conca aquilana e la fossa di Paganica; su quest'ultimo versante, si protende una cresta minore dominata dal Monte Celluccio (2 132 metri s.l.m.) mentre, frontalmente, si staglia il Montecristo.
Caratteristica geomorfologica dello Scindarella è l'essere una montagna con una cresta abbastanza lunga solitamente erbosa e molto più dolce rispetto ad altre cime più importanti del Gran Sasso d'Italia. Dalla cima si ha una panoramica veduta della conca aquilana (a sud-ovest), del vasto altopiano di Campo Imperatore (a nord-est) e delle vette maggiori del massiccio — Monte Aquila, Monte Brancastello, Monte Prena e Monte Camicia) e, più retrostante, Corno Grande — (a nord-ovest); nelle giornate terse non è raro scorgere il mare Adriatico. Sul versante settentrionale sono presenti diverse formazioni di calanchi che scendono fino all'altopiano.
Insieme al Monte Portella, posto sul versante opposto di Campo Imperatore, è considerata una delle vette del massiccio più facili da scalare: è raggiungibile sia a piedi sia tramite seggiovia poiché il versante settentrionale ospita parte degli impianti di risalita e relative piste da sci dell'omonima stazione sciistica. È inoltre in progetto l'ampliamento della stazione anche sul versante meridionale, mediante l'unione in comprensorio con gli impianti in disuso di Montecristo collocati nella fossa di Paganica.