In questo articolo esploreremo in modo approfondito Olivetti Quaderno, un argomento che ha catturato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Fin dalla sua nascita, Olivetti Quaderno ha generato dibattiti, controversie e grande interesse in vari campi, sia nella scienza, nella cultura, nella politica o nella società in generale. Nel corso degli anni, Olivetti Quaderno si è evoluto e ha influenzato la vita delle persone in modi diversi, diventando un fenomeno che merita di essere analizzato e compreso a fondo. In questa ricerca analizzeremo le diverse sfaccettature e prospettive di Olivetti Quaderno, con l’obiettivo di fare luce su questo argomento così attuale oggi.
Il Quaderno è un miniportatile, più piccolo di un notebook, prodotto dalla Olivetti in due versioni a partire dal 1992: Quaderno (PT-XT-20) e Quaderno 33 (PT-AT-60).
Quando fece il suo esordio, nel 1992, non c'era nulla di simile nel panorama internazionale. La casa lo definì "subnotebook"[senza fonte], nome che rendeva bene l'idea di un portatile che fosse più piccolo (ha le stesse dimensioni di un foglio A5) e leggero (1 kg contro il peso medio di 3 kg di un portatile dello stesso periodo) di un notebook. La prima versione non ebbe il successo sperato, nonostante avesse un ottimo processore e anche dotazioni sconosciute ai coevi, come il microfono e gli amplificatori integrati. Il motivo principale di questo insuccesso furono i forti limiti del sistema operativo, non all'altezza delle potenzialità del computer. Per questo motivo la Olivetti decise di presentare una nuova versione ad appena un anno dalla prima, il Quaderno 33, equipaggiata con il sistema operativo Windows 3.1.