Omate

Nel mondo di oggi, Omate ha acquisito una rilevanza significativa in vari settori. Sia a livello accademico, professionale o personale, Omate ha catturato l'attenzione di persone di tutte le età e interessi. Dal suo impatto sulla società alla sua influenza sulla cultura popolare, Omate è diventato un argomento di interesse diffuso. In questo articolo esploreremo l'importanza e la portata di Omate, nonché le sue implicazioni in diversi aspetti della vita quotidiana. Dalla sua origine alla sua evoluzione oggi, Omate ci invita a riflettere sul suo significato e sul suo impatto sul mondo in cui viviamo.

Omate
frazione
Omate – Veduta
Omate – Veduta
Panorama con la chiesa di San Zenone
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Monza e Brianza
Comune Agrate Brianza
Territorio
Coordinate45°34′44.02″N 9°22′48.63″E / 45.578894°N 9.380175°E45.578894; 9.380175 (Omate)
Altitudine168 m s.l.m.
Abitanti2 652 (2011)
Altre informazioni
Cod. postale20864
Prefisso039
Fuso orarioUTC+1
PatronoSan Zenone[non chiaro]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Omate
Omate

Omate (Omaa in dialetto brianzolo, AFI: ) è l'unica frazione di Agrate Brianza ed è posta ad est del centro abitato, in direzione di Cavenago di Brianza.

Prima del 1869 fu comune autonomo ed è attraversata dal torrente Molgora.

Origini del nome

In alcuni documenti, Omate, è chiamato Vomate poi Homà trasformatosi successivamente in Homati oppure Loco Homate infine Homate fino a giungere al nome attuale.

Storia

Registrato agli atti del 1751 come un villaggio milanese di 360 abitanti saliti a 476 nel 1771, alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1805 Omate risultava avere 427 residenti. Nel 1809 il comune si allargò incorporando Burago e Caponago, ma nel 1811 un regio decreto di Napoleone determinò la soppressione dell'autonomia municipale per annessione a Cavenago. Il Comune di Omate fu comunque poi ripristinato con il ritorno degli austriaci nel 1816, e successivamente l'abitato crebbe discretamente, tanto che nel 1853 risultò essere popolato da 744 anime, salite a 816 nel 1861. Fu un decreto di Vittorio Emanuele II del 1869 a decidere la soppressione del municipio, annettendolo a quello di Agrate.

Monumenti e luoghi d'interesse

Villa Trivulzio

Villa Trivulzio

La villa Trivulzio apparteneva all'omonima famiglia, ora di proprietà della famiglia Giambelli.
Villa ottocentesca costituita da due corpi paralleli congiunti da un portico trasparente a sette arcate. La villa oggi appare molto diversa dal primitivo progetto dell'architetto Ruggeri. L'ampio parco, progettato in anni precedenti, fu in seguito trasformato in giardino paesaggistico.
La villa apparteneva già nel '500 alla nobile famiglia lombarda dei Trivulzio. Marc'Antonio Dal Re la illustra con incisioni nell'opera Ville di Delizia. Dopo diversi restauri (l'ultimo nel 2000) che le hanno restituito l'originaria bellezza, oggi la villa apre le sue sale per ospitare eventi esclusivi e matrimoni.

Sagre

Un sabato di gennaio, viene bruciato un pupazzo a forma d'asino in piazza Trivulzio di fronte all'omonima villa.

Società sportive

Tra le principali società sportive omatesi si annoverano:

  • Nuova Unione Sportiva Omatese
  • Polisportiva O.A. Omate

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ Stima ottenuta rapportando la popolazione totale del comune (fonte: Statistiche demografiche Istat, gennaio 2011) per la percentuale degli elettori dei seggi siti ad Omate (Via Fabio Filzi - fonte: Elezioni on line, referendum del 12 giugno 2011)
  2. ^ Dante Olivieri, Dizionario di toponomastica lombarda, Lampi di stampa, 2001 , p. 395.
  3. ^ Ortografia classica
  4. ^ Comune di Omate, 1798 - 1809 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni