Paolo Angioy

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Paolo Angioy (Alghero, 7 aprile 1890Roma, 2 settembre 1975) è stato un generale e dirigente del SIM italiano.

Paolo Angioy
NascitaAlghero, 7 aprile 1890
MorteRoma, 2 settembre 1975
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
GradoGenerale di corpo d'armata
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra d'Etiopia
Guerra civile spagnola
Seconda guerra mondiale
CampagneInvasione italiana della Grecia
Comandante di52º Reggimento fanteria "Alpi"
157º Reggimento "Liguria"
59ª Divisione fanteria "Cagliari"
Decorazionitre medaglie d'argento al valor militare
Ordine militare di Savoia
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È stato insignito di tre medaglie d'argento al valor militare e dell'Ordine militare di Savoia.

Carriera

Dopo la Scuola di guerra (1919-1920) entra nel Servizio informazioni militare, diventandone vice caposervizio sotto il colonnello Mario Roatta. Durante il primo conflitto mondiale, è promosso maggiore nel 1916, ed è ferito riportando una grave mutilazione.

Capo ad interim dall'ottobre 1936 al giugno 1937.

Partecipa alla guerra d'Etiopia e a quella di Spagna con compiti informativi, guadagnando la quarta Medaglia d'Argento al Valore Militare. Lascia il servizio nei giorni successivi all'assassinio dei fratelli Rosselli e viene sostituito dal colonnello Donato Tripiccione.

Dal 1937 al 1939 è comandante prima del 52º Reggimento fanteria "Alpi", poi del 157º Reggimento "Liguria", ed infine a disposizione dello Stato maggiore con incarichi speciali.

Promosso generale di brigata, dal 13 marzo 1941 all'8 settembre 1943 è comandante della 59ª Divisione fanteria "Cagliari" prima in Albania (fronte della Vojussa, dove ottiene le insegne di ufficiale dell'Ordine militare di Savoia) e poi in Grecia, in qualità di Comandante Superiore del Peloponneso.

Dopo l'armistizio resiste fino al 14 settembre, quando è catturato dalle truppe tedesche ed internato in Polonia presso l'Oflager 64/Z. Rifiuta di collaborare con la RSI.

Nel 1945 gli occupanti del campo vengono liberati, nel corso di un sanguinoso trasferimento, da truppe russe e avviati in un campo di libertà presso Charkiv, in Ucraina, dal quale vengono rimpatriati a guerra conclusa. All'atto del rimpatrio apprende della condanna (del 12 marzo 1945) quale mandante dell'omicidio dei fratelli Rosselli.

A seguito di revisione del processo, viene prosciolto con formula piena nel 1949 e riammesso nella carriera militare, dove termina col grado di generale di corpo d'armata.

Onorificenze

Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
«Fronte della Vojussa, Albania, 1941»
— 15 novembre 1941
Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
— 20 settembre 1920
Medaglia di argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di argento al valor militare
— Prima guerra mondiale, 1915-18
Medaglia di argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di argento al valor militare
— Prima Guerra Mondiale, 1915-18
Medaglia di argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di argento al valor militare
— Prima guerra mondiale, 1915-18
Medaglia di argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di argento al valor militare
— Guerra d'Etiopia, 1935-36

Note