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Piede d'atleta | |
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Piede d'atleta | |
Specialità | infettivologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
MeSH | D014008 |
MedlinePlus | 000875 |
eMedicine | 1091684 |
Sinonimi | |
Tinea pedis Tricofitosi | |
Il piede d'atleta (o tinea pedis o anche tricofitosi) è una micosi causata da un fungo microscopico dermatofitico detto Trichophyton o anche da altri tipi di funghi del genere Epidermophyton che si localizzano inizialmente tra le dita del piede.
È frequente soprattutto d'estate, quando il caldo favorisce la macerazione della pelle, rendendola indifesa dagli attacchi. Il contagio avviene per contatto con il terreno (tipicamente in piscina o in luoghi umidi), usando calzature indossate da altri o con altre persone oppure in soggetti che usano scarpe di gomma o impermeabili e in quelli che presentano iperidrosi plantare.
L'infezione causa alcuni disturbi (inizialmente può essere asintomatica) e difficoltà a calzare le scarpe e può estendersi alle unghie, che appaiono ispessite e contornate. Spesso sono colpiti solo un piede o una mano. Esistono tre forme:
Si ricorda tra l'altro:
Come già detto, le cause sono date da dei miceti i quali si sviluppano in ambienti umidi e sono molto contagiosi: si possono trovare soprattutto in luoghi pubblici come piscine e spogliatoi. L'infezione colpisce soprattutto soggetti di sesso maschile.
La prevenzione è fondamentale: è bene tenere piedi freschi e asciutti e non camminare senza scarpe, nemmeno in casa. Si raccomandano quindi scarpe che permettono la traspirazione, calze di cotone (che possono essere lavate ad alte temperature per eliminare i germi) o meglio di seta e argento (che sono batteriostatiche anche mentre si indossano) e l'uso di ciabatte e di asciugamani personali in piscina. È importante asciugare sempre bene i piedi, soprattutto tra le pieghe delle dita.
Si tratta di un'infezione che non può guarire da sola. Il più delle volte, comunque, è sufficiente un prodotto reperibile in farmacia. La terapia prevede uso di creme antifungine, ma più efficace è un intervento sistemico che provoca la guarigione nella maggior parte dei casi con un trattamento di 7-10 giorni. La terapia sistemica (i livelli ematici dei principi attivi restano elevati anche dopo la sospensione) evita il prolungamento delle cure necessario con i rimedi topici. È consigliabile proseguire con il trattamento ancora per almeno una settimana dopo la scomparsa dei sintomi per evitare che il disturbo si ripresenti. Infatti il fungo può continuare a persistere nelle unghie o nei capi e comunque bisogna sempre evitare di tenere i piedi nell'umido e quindi asciugarli sempre bene.
Nuovi farmaci promettono la guarigione con un solo trattamento. Utile anche l'uso di bicarbonato di sodio, cospargendolo sulla pianta del piede asciutto e lasciandolo interagire dai 20 ai 30 minuti per poi risciacquare con acqua tiepida e asciugare bene soprattutto tra le dita. Il trattamento va ripetuto più volte nell'arco di una settimana.
Il dorso dei piedi non è mai colpito; in quella sede una dermatite pruriginosa è di solito un eczema da contatto. Alla pianta dei piedi la monolateralità può far escludere l'eczema da contatto.
Controllo di autorità | NDL (EN, JA) 00564922 |
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