Pinone di Pavullo

Nel mondo di oggi, Pinone di Pavullo ha acquisito una rilevanza senza precedenti. Sia come protagonista sulla scena politica, come argomento centrale nei dibattiti accademici o come fenomeno culturale, Pinone di Pavullo è riuscito a catturare l'attenzione di un ampio spettro della società. La sua influenza si estende a diversi ambiti, dall'economia alla vita quotidiana delle persone. In questo articolo esploreremo le varie sfaccettature di Pinone di Pavullo, analizzando il suo impatto su diversi aspetti della vita moderna ed esaminando le ragioni della sua crescente rilevanza.

Pinone di Pavullo
Il Pinone di Pavullo.
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPavullo nel Frignano
IndirizzoVia Giardini, 13, 41026 Pavullo Nel Frignano (MO)
Coordinate44°20′27.03″N 10°50′08.95″E / 44.340842°N 10.83582°E44.340842; 10.83582
Caratteristiche
SpecieCedrus libani
Altezza38 m
Perimetro tronco5,5 m
Mappa di localizzazione
Map

Il Pinone di Pavullo, così chiamato dagli abitanti della zona, è una pianta monumentale che si trova a Pavullo nel Frignano, un paese dell'Appennino modenese. Si tratta di un esemplare di Cedrus libani di un'età approssimativa di 180 anni. La sua circonferenza è 5,5 metri ed è alto 38 metri.

Storia

L'albero fu messo a dimora dal giardiniere tedesco Carlo Huller, che disegnò e realizzò il parco per il duca Francesco IV. Durante la Seconda Guerra Mondiale ha corso il rischio di essere abbattuto dai soldati tedeschi per ricavarne legna da ardere. Tuttavia venne salvato per volontà dell’allora podestà Ghibellini.

Nel febbraio 2015 il Pinone è stato pesantemente danneggiato da una forte nevicata, perdendo un terzo della chioma. La pianta è stata recuperata e ora si sta riprendendo grazie all'intervento di tecnici specializzati. Gli arboricoltori hanno sottoposto il Pinone a biostimolazione radicale, mediante l'inoculazione nel terreno di amminoacidi, biostimolanti e due tipi di funghi (micorrize e trichoderma) antagonisti di quelli dannosi.

Note

  1. ^ Il Pinone di Pavullo, su luoghi.italianbotanicalheritage.com.