In questo articolo andremo ad addentrarci nell'affascinante mondo di Play Time - Tempo di divertimento, esplorandone le varie sfaccettature e significati. Play Time - Tempo di divertimento è un argomento che ha catturato l'attenzione di persone in tutto il mondo, generando ampi dibattiti e analisi. Dalla sua origine alla sua evoluzione nel corso degli anni, Play Time - Tempo di divertimento è stato oggetto di studio in diversi ambiti, suscitando curiosità e interesse sia tra esperti che tra amatori. Attraverso questa esplorazione, speriamo di far luce sulle molteplici dimensioni di Play Time - Tempo di divertimento e di offrire un'analisi approfondita che arricchisca la comprensione di questo fenomeno.
Play Time - Tempo di divertimento (Playtime o Play Time) è un film del 1967 scritto, diretto e interpretato da Jacques Tati. È una commedia ambientata in un prossimo futuro in cui le moderne tecnologie, considerate necessarie dalla società, ostacolano la vita quotidiana e interferiscono con le naturali interazioni umane.
Monsieur Hulot e un gruppo di turisti americani tentano di visitare una Parigi futuristica, caratterizzata da vaste strade a più corsie e da imponenti palazzi d'acciaio dalle linee nette, con vetrate moderne e freddi e artificiosi arredamenti.
Tempo di divertimento è strutturato in sei sequenze, collegate da due personaggi che si incontrano più volte del corso della giornata: Barbara, una giovane turista americana in visita a Parigi con un gruppo di donne americane per lo più di mezza età, e Monsieur Hulot, un francese un po' stordito e sperso nella nuova modernità di Parigi. Queste le sequenze:
Tati veste ancora una volta i panni di Monsieur Hulot, personaggio apparso in alcuni dei suoi precedenti film, tra cui Mio zio e Le vacanze del signor Hulot. Il regista era indeciso se dare a Hulot un ruolo centrale nel film e, incapace di abbandonare del tutto il popolare personaggio, lo fece apparire alternativamente in ruoli da protagonista e da comprimario. Girato in 70 millimetri, Tempo di divertimento va ricordato per il complesso e sottile umorismo visivo, supportato da un uso creativo degli effetti sonori. I dialoghi sono spesso ridotti a semplice rumore di fondo.
Il film è famoso per il suo enorme set, conosciuto come 'Tativille', la cui costruzione e manutenzione richiesero l'investimento di somme enormi. Alla realizzazione del set parteciparono un centinaio di lavoratori e fu necessario approntare un'apposita centrale energetica. Crisi di budget, complicazioni climatiche e altri disastri dilatarono il tempo previsto per le riprese portandolo a tre anni. Continui sforamenti del budget costrinsero Tati a chiedere ingenti prestiti personali per far fronte alle sempre più alte spese di produzione.
Poiché Tempo di divertimento doveva dipendere prevalentemente dagli sketch visivi e dagli effetti sonori, Tati decise di girare il film in un formato ad alta risoluzione 70mm e con una colonna sonora stereofonica a 5 canali piuttosto complessa per quel tempo.
Per questioni di risparmio, alcune delle facciate e degli interni del set dell'aeroporto erano in realtà enormi fotografie (che comportavano anche il vantaggio di non riflettere la camera o le luci). Allo stesso modo, anche i paesaggi che Barbara vede riflessi nella porta a vetri sono fotografie. Tati utilizzò più volte delle silhouette a grandezza naturale di persone al posto delle comparse, come si può notare in certe cabine del labirinto di uffici che Hulot osserva dall'alto e in lontananza sullo sfondo di certe sequenze.
Il film è stato restaurato nel 2002 da François Ede. L'operazione è costata più di 800 000 euro. Nel 2013 è stato restaurato in digitale dalla Cinémathèque française.[senza fonte]