Portale:Venezia Giulia e Dalmazia

Il tema Portale:Venezia Giulia e Dalmazia è oggi della massima importanza poiché ha un impatto significativo su diversi ambiti della vita quotidiana. Dalla sua influenza sull’economia al suo ruolo nella società, Portale:Venezia Giulia e Dalmazia è un argomento che non passa inosservato. Nel corso della storia è stato oggetto di dibattito e analisi e la sua rilevanza rimane valida anche oggi. In questo articolo esploreremo le diverse sfaccettature di Portale:Venezia Giulia e Dalmazia e la sua importanza nel mondo di oggi.

"Sì com'a Pola presso del Carnaro, ch'Italia chiude e i suoi termini bagna"

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Vista di Ragusa alla metà del XVII secolo.

Con questione della lingua a Ragusa s'intende l'analisi del repertorio linguistico della Repubblica di Ragusa, con particolare attenzione al parlato. Tale questione assunse particolare importanza fra la metà del XIX e la metà del XX secolo, quando l'allora nascente "risorgimento croato" (hrvatski narodni preporod) si scontrò con le istanze irredentistiche italiane: all'epoca ognuno dei due movimenti riteneva che il carattere nazionale fondamentale della Repubblica di Ragusa fosse alternativamente slavo o italiano, con conseguente inserimento della storia ragusea esclusivamente - o prevalentemente - in uno dei due alvei. Per tale motivo, è possibile trovare degli studi che deliberatamente deformarono le fonti o omisero di riportare ciò che non si attagliava con le proprie finalità ideologiche. Nei decenni più recenti la questione è finalmente rientrata in un ambito eminentemente scientifico e culturale.


 
 
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Capodistria in una veduta del 1900.


 
 
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Il castello di Duino-Aurisina

Il Castello di Duino si trova nel comune di Duino-Aurisina, in provincia di Trieste, nella regione Friuli-Venezia Giulia.

Di proprietà da oltre 420 anni della famiglia Della Torre, ramo von Thurn-Hofer und Valsassina prima e dei principi della Torre e Tasso poi. Dal 2003 è - assieme al suo parco - aperto al pubblico per visite.

Dal maniero si gode un stupendo panorama sulle ripide pareti rocciose a strapiombo sul mare. Nel parco si trova un bunker utilizzato durante la seconda guerra mondiale.

La storia del casato Thurn und Taxis è legata alla gestione dei servizi postali, in quanto esercitò questa attività in diversi stati europei, tra cui Italia, Austria, Germania, Ungheria e Paesi bassi dal 1400 in poi, per più di 350 anni.

Storia

Il castello è stato costruito sulle rovine di un avamposto romano, inglobando una torre del XVI secolo.

La sua edificazione fu voluta nel 1389 da Ugone di Duino, capitano di Trieste, in sostituzione del Castelvecchio risalente al X secolo, di cui sono ancora visibili le rovine su uno sperone roccioso a picco sul mare.

Alla morte di Ugone, il castello andò in eredità a Ramberto di Walsee, fratello della prima moglie, che ne curò l'ultimazione nei primi decenni del 1400. Passò poi agli Asburgo che lo diedero a varie famiglie nobili tedesche e italiane e per ultima alla famiglia Hofer von Hoenfels il cui ultimo discendente, Matthaeus, morì nel 1587 lasciandolo a sua volta in eredità alle uniche due figlie femmine, Ludovika e Maria Clara Orsa.

Entrambe furono spose, una dopo la morte dell'altra, del conte Raimondo della Torre di Valsassina che assunse anche il cognome Hofer, adattato poi in lingua tedesca a von Thurn-Hofer und Valsassina. Il castello resta così ininterrottamente ai von Thurn-Hofer und Valsassina per oltre 250 anni.


 
 
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Palazzo Modello a Fiume, sede dell'Unione Italiana

L'Unione italiana (in croato Talijanska Unija, in sloveno Italijanska Unija), è un ente di diritto pubblico croato con sede a Fiume, riconosciuto e operativo anche in Slovenia, che rappresenta la Comunità Nazionale Italiana (CNI) storicamente insediata nei territori già jugoslavi, in gran parte ceduti dall'Italia dopo la Seconda guerra mondiale, ed ora appartenenti a Croazia e Slovenia. Nei documenti viene alternativamente chiamata Unione italiana o Unione degli Italiani.

Tradizionalmente l'atto di nascita dell'Unione degli Italiani (col nome di Unione degli Italiani dell'Istria e di Fiume - UIIF) viene fatto risalire ad una data e ad un luogo ben precisi: 10-11 luglio 1944 a Čamparovica (in italiano Paradiso), nei pressi di Albona. Nella Jugoslavia di Tito tradizionalmente ogni anno si commemorava la fondazione del sodalizio in questo stesso luogo, e l'usanza si è mantenuta fino ai nostri giorni.


 
 
Icona modificaSocietà, economia e politica
Dieta Democratica Istriana
Istarski Demokratski Sabor
LeaderIvan Jakovčić
SedePola
Fondazione1990
Ideologiaregionalismo, liberalismo
Sito webwww.ids-ddi.com

La Dieta Democratica Istriana (in croato Istarski Demokratski Sabor, nome ufficiale Istarski Demokratski Sabor/Dieta Democratica Istriana, acronimo IDS-DDI) è un partito politico croato.

È un partito regionale che si fa portavoce delle istanze della Regione Istriana e partecipa regolarmente sia alle elezioni nazionali che a quelle locali.


 
 
Icona modificaMappe
- La Venezia Giulia (mappa del 1928)
- La Dalmazia nei suoi confini storici e geografici
 
 
Icona modifica26 aprile - Oggi accadde


 
 
Icona modificaLa citazione

«Da Gerusalemme e dintorni fino all'Illiria, ho portato a termine la predicazione del vangelo di Cristo.»


 
 
Icona modificaStoria

Con la definizione esodo istriano o esodo giuliano-dalmata la storiografia intende quell'importante fenomeno di diaspora che si verificò al termine della seconda guerra mondiale dall' Istria, dal Quarnaro e dalla Dalmazia da parte della maggioranza dei cittadini di lingua italiana e di coloro che diffidavano del nuovo governo iugoslavo, in seguito all'occupazione di tali regioni da parte dell'Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia del Maresciallo Josip Broz Tito.


 
 
Icona modificaIl personaggio
Mattia Flacio Illirico

Mattia Flacio Illirico (latino: Matthias Flacius Illyricus; croato: Matija Vlačić; Albona, 3 marzo 1520Francoforte, 11 maggio 1575) fu professore di lingua ebraica e greca a Wittenberg in seguito professore del Nuovo Testamento all'università di Jena. Fu un teologo luterano dissidente, elaborò una teologia che venne indicata con il suo nome: flacianismo.

Vita

Trascorse l'infanzia e la giovinezza in Istria e a Venezia dove ricevette una formazione umanistica alla scuola di San Marco. Lo zio Baldo Lupetino francescano conventuale filo-luteranesimo che fu condannato a morte nel 1556 dalla Serenissima per le sue idee eretiche, lo convinse a completare i suo studi oltralpe, da prima per un anno a Basilea, poi a Tubinga e infine a Wittenberg dove fece la conoscenza, nel 1541, di Martin Lutero e Filippo Melantone.
Nel 1544 diventò professore di greco e ebraico in questa città. L'anno dopo si sposò ma la moglie morì poco tempo dopo. Subito dopo si risposò e da questa unione nacquero 18 figli.

Uomo di profondissima cultura e grande polemista, intraprese la stesura assieme a altri teologi riformati delle Centurie di Magdeburgo in tre volumi; una cronistoria in cui si ripercorre la storia della chiesa dalle origini, con l'obbiettivo di mostrare i tradimenti di Roma alla fede cristiana, pur evidenziando una minoranza di testimoni fedeli alla verità, tra questi i Padri della Chiesa e singoli personaggi lungo i secoli.


 
 
Icona modificaLo sapevi che...
...il vero nome della celebre attrice Alida Valli - nata a Pola in Istria - era Alida Maria von Altenburger, baronessa von Markenstein und Freuenberg.


 
 
Icona modificaIl libro del giorno

B. Benussi, L‘Istria nei suoi due millenni di storia, Unione Italiana Fiume - Università Popolare di Trieste - Consiglio Regionale del Veneto Venezia, Venezia - Rovigno 1997

La prima edizione di questo studio di Bernardo Benussi risale agli anni ’20 del XX secolo. Settant’anni dopo, l’Unione Italiana di Fiume decise di ristamparlo in copia anastatica perché - pur risentendo del clima storico e culturale degli anni in cui fu scritto – rimane tuttora un’opera mirabile. Benussi fu un tipico erudito istriano, che però seppe far tesoro delle regole dell’ermeneutica storiografica: il continuo richiamarsi alle fonti, la trattazione scientifica delle stesse, la costruzione di un logico percorso consequenziale. Fino ad anni recenti, questo fu il libro di riferimento generale di storia istriana in lingua italiana.


 
 
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