In questo articolo esploreremo in modo approfondito il tema Pressing, esaminando le sue origini, il suo impatto sulla società contemporanea e la sua rilevanza in diversi ambiti della vita quotidiana. Per comprendere meglio questo fenomeno, approfondiremo la sua storia, analizzeremo diverse prospettive e daremo voce agli esperti del settore. In queste pagine invito il lettore a riflettere su Pressing da varie prospettive e a mettere in discussione le proprie idee preconcette al riguardo. Spero che questo articolo si riveli fonte di conoscenza e ispirazione e che contribuisca ad arricchire il dialogo attorno a Pressing.
Il pressing è una tattica propria degli sport di squadra, nel cui svolgimento sia impiegata una palla.
Nell'applicare il pressing, la squadra che non ha il possesso del pallone attacca - in maniera organizzata e grintosa - gli atleti della formazione opposta (per primo il portatore di palla): l'obiettivo è di limitare tempi e spazi nell'impostazione del gioco, aumentando al contempo le probabilità di un passaggio errato oppure intercettato.
Conseguenza del pressing può risultare, per la squadra che lo subisce, un arretramento o una riduzione del proprio raggio di gioco. Per un'esecuzione ottimale della tattica, è necessario che i reparti (offensivo e difensivo) si muovano con precisione e sincronia tra loro. Al contrario, la squadra attaccata può contrastare la pressione con un gioco veloce che privilegi scambi di prima e movimento degli atleti senza palla. Il fine del pressing rimane la conquista del pallone, così da poter impostare un contrattacco. A seconda della zona di campo in cui effettuato, si distingue in «alto» e «basso».
Il termine trova riscontro anche nel pugilato, dove indica la costante pressione condotta dal pugile nei confronti del suo avversario.