In questo articolo ci addentreremo nell'affascinante mondo di Programmazione negoziata, esplorandone le diverse sfaccettature, caratteristiche e possibili implicazioni in vari ambiti. Dalla sua origine alla sua attualità, approfondiremo un'analisi dettagliata che ci permetterà di comprenderne l'importanza e l'influenza sulla società. Attraverso studi, interviste ed esempi concreti, cercheremo di far luce su Programmazione negoziata e sul suo impatto sul mondo contemporaneo, offrendo al lettore una visione completa e arricchente di questo appassionante argomento.
Nell'ordinamento italiano, la programmazione negoziata è definita dalla legge n.662/1996, articolo 2 comma 203 lettera a, come «regolamentazione concordata tra soggetti pubblici o tra il soggetto pubblico competente e la parte o le parti pubbliche o private per l'attuazione di interventi diversi, riferiti ad un'unica finalità di sviluppo, che richiedono una valutazione complessiva delle attività di competenza», nell'ambito delle regioni e degli altri enti locali. Attraverso la programmazione negoziata, quindi, enti locali e altri portatori di interessi operanti sul territorio perseguono obiettivi di sviluppo il più possibile in maniera coordinata e armonica. Gli strumenti di attuazione utilizzati dalla programmazione negoziata mirano inoltre a favorire la gestione unitaria di risorse economiche provenienti da diverse fonti.
Gli strumenti della programmazione negoziata, definiti dallo stesso testo legislativo, sono i seguenti: