Proteste in Kazakistan del 2022

Nel mondo di oggi, Proteste in Kazakistan del 2022 è una questione che ha acquisito rilevanza in vari ambiti della società. Dalla politica alla cultura popolare, Proteste in Kazakistan del 2022 ha catturato l'attenzione di tutti i tipi di pubblico. Con un impatto che va oltre i confini geografici, Proteste in Kazakistan del 2022 è diventato un punto di riferimento per comprendere il panorama contemporaneo. In questo articolo esploreremo questo fenomeno in modo approfondito, analizzandone le implicazioni e le conseguenze in diversi ambiti. Dalla sua origine alla sua proiezione futura, Proteste in Kazakistan del 2022 merita di essere esaminato in dettaglio per comprenderne l'influenza oggi.

Proteste in Kazakistan del 2022
Manifestanti ad Aqtöbe il 4 gennaio 2022
Data2–11 gennaio 2022
LuogoNur-Sultan
Causa
Esito
  • dimissioni del primo ministro Asqar Mamın
  • rimozione del presidente del Consiglio di Sicurezza Nazarbaev
  • ripristino del controllo
  • dirette elezioni degli akim
  • repressione dei manifestanti
  • ritorno della Costituzione kazaka del 1993
  • riduzioni dei prezzi
Schieramenti
Bandiera del Kazakistan Kazakistan
OTSC
Manifestanti
Comandanti
Effettivi
Forze armate del Kazakistan

Guardia Nazionale del Kazakistan

2.500 peacekeeper OTSC
Perdite
16 tra poliziotti e militari uccisi e 317 feriti26 manifestanti uccisi
2.000 arresti
1000 feriti
Voci di rivolte presenti su Wikipedia

Le proteste in Kazakistan del 2022 sono iniziate il 2 gennaio sia nella principale metropoli kazaka, Almaty, sia in tutto il paese asiatico a causa dell'aumento dei prezzi sul consumo del gas energetico, degli alimentari e della benzina per il trasporto. Un gruppo di cittadini kazaki ha attaccato dei palazzi del governo. Secondo le fonti sono morte circa 26 persone, e ci sono stati numerosi arresti.

Il governo del primo ministro Asqar Mamın, su ordine del presidente Qasym-Jomart Toqaev, si dimette. L'OTSC, su richiesta del governo kazako, interviene con una forza di peacekeeping

Le proteste

Cause

Le cause sono diverse: l'aumento dei prezzi delle risorse come il metano e il cibo, un autoritarismo da parte del governo e la corruzione di esso, una crisi economica in tutto il paese e una brutalità poliziesca, accompagnata anche da una violazione dei diritti umani da parte delle forze dell'ordine. L'insieme di queste cause ha portato ad un clima di tensione che poi è sfociato in proteste più o meno violente.

Proteste

Le proteste sono cominciate il 2 gennaio 2022 e sono tuttora in corso, anche se in maniera meno intensa. La protesta, inizialmente pacifica, è diventata sempre più violenta, con i manifestanti che hanno preso d'assalto i palazzi governativi, le stazioni di polizia e l'aeroporto.

La risposta delle forze dell'ordine

In un primo momento le forze di polizia, non preparate ad una manifestazione di queste dimensioni, si sono trovate in difficoltà, con i manifestanti che guadagnavano terreno. Successivamente però, anche grazie all'intervento dei peacekeeper dell'OTSC, provenienti soprattutto dalla Russia, le forze dell'ordine sono riuscite a stabilizzare la situazione.

Aiuti esteri

In conformità agli accordi dell'OTSC, il presidente kazako ha richiesto il 6 gennaio all'organizzazione l'invio di una forza di peacekeeping. La missione è guidata dall'Armenia e vede la partecipazione della Rapid Response Force dell'organizzazione, con i contingenti di Russia (circa 3000 soldati, il contingente militare più consistente), Bielorussia e Kyrgyzstan per aiutare il governo kazako nella messa in sicurezza di aree chiave del paese.

Conseguenze

Per tranquillizzare la popolazione e riuscire a sedare la rivolta, il presidente kazako ha deciso di abbassare il prezzo del metano. Inoltre si sono dimessi il primo ministro Mamın e il presidente del consiglio di sicurezza Nazarbaev.

Reazioni internazionali

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ a b CSTO agrees to intervene in Kazakhstan unrest, su eurasianet.org.
  2. ^ https://ria.ru/20220107/mirotvortsy-1766837089.html
  3. ^ Kazakistan, il presidente ordina di sparare ai manifestanti: 26 morti e oltre 3mila arrestati. Media: “Nazarbayev fuggito dal Paese”, su ilfattoquotidiano.it.
  4. ^ Sono 164 le vittime degli scontri in Kazakistan. Il Papa: cercare il dialogo, su rainews.it.
  5. ^ Kazakistan, 2.000 arresti e molti morti: arrivano le truppe russe. Prezzo del gas bloccato, su ilgiorno.it.
  6. ^ Tenaglia sul Kazakhstan, su osservatoreromano.va.
  7. ^ Kazakhstan, il caro gas, su osservatoreromano.va.
  8. ^ Il presidente del Kazakistan ha ordinato di «sparare per uccidere», su ilpost.it.
  9. ^ Kazakistan, dai legami con Mosca alle proteste di piazza: il declino dell'autocrate Nazarbayev, su repubblica.it.
  10. ^ Proteste in Kazakistan, almeno 26 manifestanti uccisi, su adnkronos.com.
  11. ^ Kazakistan, le proteste non si fermano. L'ordine del presidente: «Uccidete i manifestanti», su open.online.
  12. ^ La protesta dilaga in Kazakistan e il governo si dimette, su agi.it.
  13. ^ Kazakistan, primo ministro ha annunciato le sue dimissioni, su trt.net.tr.
  14. ^ Kazakistan, violente proteste per l'aumento dei prezzi del gas: il governo si dimette, su lapresse.it.
  15. ^ Il presidente del Kazakistan ha sciolto il governo, su vaticannews.va.
  16. ^ Caos in Kazakistan: guerriglia per le strade e il governo si dimette. Interviene Mosca, su lavocedinewyork.com.
  17. ^ Il caro-benzina incendia le proteste in Kazakistan, assalto ai palazzi governativi e aeroporto bloccato, su fanpage.it.
  18. ^ In Kazakistan il soccorso rosso delle dittature, su huffingtonpost.it.
  19. ^ Inimicizie, La sommossa kazaka, su Inimicizie, 9 gennaio 2022. URL consultato il 19 dicembre 2022.
  20. ^ Tornata la calma in Kazakhstan dopo l'intervento militare dell'ex repubbliche sovietiche?, su it.euronews.com.
  21. ^ (EN) White House, UN Appeal for 'Restraint' by Kazakh Authorities, su VOA. URL consultato il 19 dicembre 2022.
  22. ^ (EN) After Kazakhstan Crisis, China Will Reassess Its Influence in Central Asia, su thediplomat.com. URL consultato il 19 dicembre 2022.
  23. ^ Erdogan sente al telefono i capi degli Stato turchi, su trt.net.tr. URL consultato l'8 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2022).
  24. ^ (EN) Statement on the situation in Kazakhstan by the OSCE Chairman-in-Office, su osce.org.

Voci correlate

Altri progetti