Quai d'Orsay

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Quai d'Orsay
Vista in direzione del Ponte Alessandro III
Nomi precedentiQuai Bonaparte, Quai de la Grenouillère
Localizzazione
StatoBandiera della Francia Francia
CittàParigi
CircoscrizioneVII arrondissement
QuartiereQuartier des Invalides e Quartier du Gros-Caillou
Informazioni generali
TipoStrada
Lunghezza1 270 m
IntitolazioneCharles Boucher d'Orsay
Costruzione1705
Collegamenti
InizioRue Aristide-Briand e Pont de la Concorde
FinePlace de la Résistance e Pont de l'Alma
Mappa
Mappa di localizzazione: Parigi
Quai d'Orsay
Quai d'Orsay
Coordinate: 48°51′46″N 2°18′57″E / 48.862778°N 2.315833°E48.862778; 2.315833

Il Quai d'Orsay /kɛ dɔʁ'sɛ/ è un lungofiume sulla riva sinistra della Senna nel VII arrondissement di Parigi.

Storia

Cartello indicante la via
L'Hôtel du ministre des Affaires étrangères, al n.37

Designa comunemente, per metonimia, il Ministero degli esteri francese, che, dal 1853, ha la sua sede al numero 37, in un palazzo costruito appositamente a metà del XIX secolo. Comincia dal Pont de la Concorde e segue il corso della Senna sulla riva sinistra fino a Pont de l'Alma. Il Quai diventa Quai Anatole-France ad est del Palais Bourbon, e Quai de Branly ad ovest del Pont de l'Alma. Il Quai (rue du Bac) una volta era il giardino delle arti francesi, dove molti artisti andavano a dipingere lungo le banchine della Senna. Il Quai d'Orsay deve il suo nome a Charles Boucher, signore d'Orsay, consigliere al Parlamento di Parigi e sindaco dal 1700 al 1708.

L'apertura del Pont Royal (1689) e la costruzione della prima parte del quai (dal 1705) contribuirono in maniera significativa allo sviluppo ad ovest della città, che si bloccò all'improvviso allo scoppio della rivoluzione. La costruzione del Ministero degli esteri si sviluppò tra il 1844 ed il 1855 su progetto dell'architetto Lacornée. Le statue della facciata sono opera dello scultore Henri de Triqueti (1870). In questo quartiere, inoltre, si trova il Museo d'Orsay, oggi ospitato nell'ex stazione ferroviaria di Parigi Orsay, costruita in stile eclettico alla fine dell'Ottocento.

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