In questo articolo esploreremo l'affascinante storia di Scrittura gotica, un argomento che ha catturato l'attenzione di persone di tutte le età e culture. Dalle sue origini fino alla sua attualità, Scrittura gotica ha lasciato un segno indelebile nel mondo. Nel corso dei decenni, Scrittura gotica è stato oggetto di studio, dibattito e ammirazione, essendo fonte di ispirazione per artisti, scienziati, scrittori e persone di ogni ambito. Attraverso questo articolo scopriremo gli aspetti più rilevanti di Scrittura gotica, il suo impatto sulla società e il suo significato oggi. Preparati a entrare nell'entusiasmante mondo di Scrittura gotica!
La scrittura gotica è un particolare tipo di scrittura consistente in una grafia minuscola derivata dall'alfabeto latino. Sviluppatasi nell'Europa settentrionale a partire dall'XI secolo, si diffuse poi in tutto il continente. La denominazione di scrittura gotica è dovuta agli umanisti, i quali vollero connotarla in senso dispregiativo legandola al mondo medievale dei barbari Goti. I contemporanei, invece, la definirono come littera textualis o textus fractus.
Il passaggio da carolina a gotica avvenne tramite una scrittura intermedia, definita oggi dagli studiosi "minuscola di transizione": aveva infatti caratteristiche intermedie fra il vecchio modello e il nuovo. Inizialmente per le lettere versali e le capitali erano usate le maiuscole longobarde; vennero poi create delle maiuscole gotiche vere e proprie, più omogenee al corpo del testo.
Le lettere gotiche furono sviluppate da amanuensi della Francia settentrionale tra l'XI secolo e il XII secolo, che si vollero allontanare dalla minuscola carolina, allora ancora generalmente in uso. Questo passaggio è in qualche modo il corrispettivo grafico della transizione tra lo stile romanico e lo stile gotico in architettura, dove anche si assiste ad una sostituzione della linea tonda con la linea interrotta e a una marcata propensione alla spinta verticale.
L'introduzione della gotica fu influenzata da una serie di fattori, sia strettamente tecnici, e quindi legati alla paleografia, sia socio-culturali:
Il XII secolo vide già una grande diffusione di questo tipo di scrittura, e nel XIII secolo la sua affermazione fu pressoché generale in tutti i paesi europei, anche se con marcate differenze: se in Francia e in Inghilterra (nazioni d'origine della gotica) e poi in Germania, questa assunse i tratti spigolosi e geometrici che la caratterizzano, in nazioni dalla forte tradizione antiquaria come l'Italia la gotica non assunse mai queste caratteristiche, mantenendo un aspetto tondeggiante e privo della marcatura spigolosa e geometrica propria dei paesi d'oltralpe.
Nome | Nazione/i | Caratteristiche | Esempi |
Francia settentrionale e Inghilterra normanna |
Calligrafica; lettere alte e strette; scompare la '&' carolina |
Bibbia di Canterbury | |
Textura litteralis | Germania | (vedi la voce Textura) | |
Gotica Rotunda | Italia | Le lettere sono larghe; Le curve meno spezzate |
Virgilio del Petrarca |
Spagna | Il tratto delle linee verticali e oblique è pesante. |
Il trionfo della scrittura gotica si ebbe con la grande diffusione della textura, grafia molto elaborata che prende il nome dal fatto che, dando un colpo d'occhio, la pagina scritta appariva come un complesso intreccio. Il suo successo è testimoniato dall'uso che il magontino Johannes Gutenberg († 1468) ne fece, allorché fuse proprio in textura i primi caratteri a stampa mobili della storia, e in questo stile stampò la sua famosissima Bibbia. Dalla Textura si svilupparono poi forme miste di scrittura, destinate ad usi più commerciali o meno ufficiali. Tra queste si ricorda la Bastarda, che ebbe un notevole successo nel XIV secolo.
Nella maggior parte dei paesi europei, la scrittura gotica scompare gradualmente a partire dal XV secolo, soppiantata dalla scrittura umanistica e dai suoi derivati. Non così nei paesi di lingua tedesca, dove invece, con l'affermazione della Schwabacher e successivamente della Fraktur, immuni a questo cambiamento, le scritture "spezzate" furono usate ed apprezzate fino ai tempi moderni.
A parte qualche contestazione durante il classicismo del tardo XVIII secolo, le grafie gotiche rimasero le grafie più diffuse per tutto il XIX secolo. Nel XX secolo il nazionalismo le considerava le uniche "vere" scritture tedesche ammesse nel Reich e così stabilirono sulle prime anche i nazionalsocialisti.
Poco dopo lo scoppio della guerra si diffuse, però, in ambiente nazionalsocialista l'idea che la Schwabacher avesse avuto un'origine giudaica e così nel 1941, con un improvviso mutamento di idea, fu fatto divieto di usare i caratteri gotici in quanto Judenlettern e si passò all'antiqua.
Dopo la guerra, anche in Germania la scrittura gotica cadde in disuso. Ancora Hermann Hesse voleva pubblicare con questo carattere di stampa il suo Narciso e Boccadoro, ma dovette cedere alla ragione dell'editore che obiettava la difficile leggibilità del gotico per le più giovani generazioni.
Le lettere sono caratterizzate da una minore spaziatura rispetto al modello grafico della carolina, sopra e sotto sono rimarcate da spessi tratti, e si riduce anche lo spazio tra le righe. L'effetto che si ottiene è quello di una scrittura alta e spigolosa, molto elegante, ma scura e di più difficile lettura. Questo è il motivo per il quale nei paesi di lingua inglese questo tipo di lettere sono definite black letters ("lettere nere"). Nei paesi di lingua tedesca invece si usa definirle con il più tecnico Gebrochene Schriften ("grafie spezzate" o "interrotte"). In generale, la gotica presenta la 〈s〉 maiuscola in fondo di parola (al contrario della carolina che prediligeva l'uso della 〈s〉 minuscola) e varie lettere maiuscole quali capitali e onciali in generale. Non è raro trovare la presenza di 〈u〉 uncinata e alta all’inizio di parola.
In generale, la gotica si presenta nei codici per la presenza delle seguenti caratteristiche:
Il paleografo e filologo classico tedesco Wilhelm Meyer (1845-1917) nel saggio Die Buchstaben-Verbindungen der sogennanten gothischen Schrift formulò tre regole per individuare le caratteristiche proprie della littera textualis, che egli formulò in questi termini:
La scrittura gotica fu dapprima una deformazione della minuscola carolina. Le prime forme erano ancora abbastanza arrotondate. Poi si svilupparono gradualmente le scritture gotiche medioevali, caratterizzate dalla forte "spezzatura", ed infine le più elaborate grafie barocche.
Fraktur è una forma di lettera nera che divenne il più diffuso carattere tedesco entro la metà del XVI secolo. Il suo uso è talmente comune che spesso la scrittura gotica è chiamata Fraktur in Germania. Alcune caratteristiche del Fraktur sono:
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 8625 · LCCN (EN) sh85139104 · GND (DE) 7683814-6 · J9U (EN, HE) 987007558292905171 |
---|