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Silvia Camporesi (Forlì, 1973) è una fotografa e artista italiana.
Si laurea in filosofia all’università di Bologna.
Inizia a fotografare nel 2000 dedicandosi alla staged photography. È del 2004 la serie dedicata all’Ofelia di J. E. Millais.
A partire dal 2011 si dedica al paesaggio italiano, realizzando un progetto su Venezia, che reinventa la visione della città, ottenuto mischiando fantasia e immaginazione. Alcune immagini sono esposte nella mostra collettiva Italia inside out nel 2015 a Palazzo della Ragione a Milano, curata da Giovanna Calvenzi.
Successivamente ha realizzato una ricognizione dei luoghi abbandonanti in Italia, pubblicata nel libro Atlas Italiae, una selezione delle immagini è entrata nella collezione del MAXXI.
Nel 2020 ha partecipato al progetto fotografico “Italia in attesa”, immagini realizzate durante il primo lockdown, promossa dal Ministero dei Beni Culturali e alla mostra realizzata dalla Direzione Generale per la Creatività Contemporanea e dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, tenutasi a Palazzo Barberini nel 2021. Nella campagna erano presenti inoltre: Olivo Barbieri, Guido Guidi, Walter Niedermayr, Mario Cresci, Paola de Pietri, Francesco Jodice, Antonio Biasucci, George Tatge, Allegra Martin, Ilaria Ferretti, Andrea Jemolo.
Nel 2020 ha vinto il premio Cantica21 promosso dal Ministero degli Esteri e dal Ministero della Cultura, con un progetto dedicato a Dante in occasione del settecentesimo anniversario della morte. L’opera vincitrice è entrata nella collezione del MAC di Lissone.
Nel 2021 ha partecipato alla mostra “Essere umane. Le grandi fotografe raccontano il mondo”, curata da Walter Guadagnini presso i Musei San Domenico di Forlì.
Sue fotografie fanno parte della collezione Farnesina.
Nel 2021 ha curato la mostra “Tina Modotti l’umano fervore” presso lo spazio PR2 di Ravenna in collaborazione con il Comitato Tina Modotti.
Dal 2021 collabora con la rivista Artribune, con articoli sui luoghi insoliti dell’Italia. Nel 2021 l’articolo dedicato al sole riflesso di Viganella è stato il più letto della rivista, con oltre 200.000 visualizzazioni.[senza fonte]