In questo articolo esploreremo l'affascinante vita di Tango blu, un personaggio che ha lasciato il segno nella storia dell'umanità. Dai suoi incredibili successi alle sue sfide e ostacoli, intraprenderemo un viaggio attraverso la sua eredità, in cui scopriremo gli aspetti più rilevanti della sua carriera. In questo senso, esploreremo il suo impatto sulla società, il suo contributo al mondo e l’eredità che ha lasciato alle generazioni future. Preparati a immergerti nell'emozionante storia di Tango blu e scopri cosa lo rende così speciale.
| Tango blu | |
|---|---|
| Paese di produzione | Italia |
| Anno | 1987 |
| Durata | 100 min |
| Genere | commedia |
| Regia | Alberto Bevilacqua |
| Soggetto | Alberto Bevilacqua |
| Sceneggiatura | Alberto Bevilacqua |
| Produttore | Michele Janczarek, Giuseppe Giovannini, Roberta Cadringher |
| Casa di produzione | Be-Mer Film, Rai |
| Fotografia | Pierluigi Santi |
| Montaggio | Nino Baragli |
| Musiche | Stelvio Cipriani |
| Scenografia | Lorenzo Baraldi |
| Costumi | Gianna Gissi |
| Trucco | Francesco Napoli, Alberto Blasi |
| Interpreti e personaggi | |
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Tango blu è un film del 1987 diretto da Alberto Bevilacqua.
Tango blu è un vecchio locale notturno di Milano, in passato parecchio famoso e frequentato da gente d'un certo profilo, che viene riaperto a distanza di molti anni dalla sua chiusura; proprio in occasione della sua serata inaugurale, il nuovo gestore v'invita i figli di alcuni dei clienti più famosi del locale: Gaetano, un facchino siciliano ai macelli, bistrattato dalla moglie grassissima e forse infedele e dal prepotente boss degli scaricatori; Arturo Migliavacca, un fotografo di fotomodelle, sempre in mezzo a belle donne; Walter Mantegazza, un poliziotto che suona il sassofono; Rigo, diminutivo di Rigoletto, elettricista alla Scala, che va inutilmente a lezione di canto da un vecchio maestro gobbo, Zaniboni, suo probabile padre, mentre la madre è una anziana appassionata di opere liriche che finirà, ormai svanita, in una casa di riposo.
C'è poi l'Omino, cioè "Fior da Fiore", il quale protegge e ama inutilmente una bella ragazza, Silvia, divenuta muta, la quale però ritroverà voce e sorriso quando s'innamorerà, riamata, di Arturo. Questo Omino è un misterioso maniaco dell'idroscalo, che uccide le ragazze, dopo averle spogliate e truccate, ispirandosi ai quadri di verdure del famoso pittore Arcimboldo. L'assassino farà al commissario Mantegazza "la cortesia" di andarsi a costituire, perché il tutore della legge, pur ricercando da tempo il pericoloso delinquente, non aveva il minimo sospetto sulla sua identità.