Teatro dell'assurdo

Il tema Teatro dell'assurdo è oggetto di dibattito e studio da anni, generando opinioni contrastanti e teorie diverse. Fin dall’antichità, Teatro dell'assurdo ha svolto un ruolo fondamentale in diversi aspetti della vita umana, influenzando lo sviluppo della società, della cultura, della politica e dell’economia. Nel corso della storia, Teatro dell'assurdo è stato oggetto di analisi e riflessione, generando infinite interpretazioni e discussioni sul suo vero significato e sul suo impatto sul mondo di oggi. In questo articolo esploreremo le varie sfaccettature di Teatro dell'assurdo, analizzandone l'importanza e la rilevanza oggi, nonché la sua influenza in diversi ambiti della vita quotidiana.

Teatro dell'assurdo è la denominazione di un particolare tipo di opere scritte da alcuni drammaturghi, soprattutto europei, tra gli anni quaranta e gli anni sessanta, a volte prolungato agli anni settanta per quel che riguarda poi il lavoro di alcuni autori particolari. Con lo stesso termine si identifica anche tutto lo stile teatrale nato dall'evoluzione dei loro lavori.

Etimologia

Il termine venne coniato dal critico Martin Esslin, che ne fece il titolo di una sua pubblicazione del 1961, The Theatre of the Absurd. Per Esslin il lavoro di questi autori consiste in una articolazione artistica del concetto filosofico di assurdità dell'esistenza, elaborato dagli autori dell'esistenzialismo (si vedano ad esempio le tesi di Jean-Paul Sartre risalenti agli anni trenta e quelle successive di Albert Camus, esposte anche nelle proprie produzioni narrative e appunto teatrale, oltre a quella consueta saggistica).

Caratteristiche

Le caratteristiche peculiari del teatro dell'assurdo sono il deliberato abbandono di un costrutto drammaturgico razionale e il rifiuto del linguaggio logico-consequenziale. La struttura tradizionale (trama di eventi, concatenazione, scioglimento) viene pertanto rigettata e sostituita da una successione di eventi priva di logica apparente, legati fra loro da una labile ed effimera traccia (uno stato d'animo o un'emozione), apparentemente senza alcun significato. Il teatro dell'assurdo si caratterizza per dialoghi volutamente senza senso, ripetitivi e serrati, capaci di suscitare a volte il sorriso nonostante il senso tragico del dramma che stanno vivendo i personaggi.

Tra i maggiori esponenti del teatro dell'assurdo (che potrebbe avere come "padre" letterario Alfred Jarry) vanno ricordati Samuel Beckett, Jean Tardieu, Eugène Ionesco, Karl Valentin, Arthur Adamov e Georges Schehadé. Una seconda generazione ha avuto come protagonisti Harold Pinter, Robert Pinget, Boris Vian e Sławomir Mrożek. Anche Jean Genet, autore di Le serve, era stato inizialmente inserito da Esslin nel gruppo originario.

Fra gli autori italiani, fu spesso accostato al teatro dell'assurdo Achille Campanile, indicandolo come un precursore.

Note

  1. ^

Bibliografia

  • (EN) Martin Esslin, The Theatre of the Absurd, Garden City, Doubleday & Company, 1961, OCLC 329986.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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