In questo articolo esploreremo a fondo l'affascinante mondo di Timballo. Dalle sue origini al suo impatto sulla società moderna, ci immergeremo in un'analisi completa che affronterà tutti gli aspetti rilevanti relativi a Timballo. Attraverso ricerche dettagliate e opinioni di esperti, cercheremo di fornire una visione completa e aggiornata su questo argomento così rilevante. Dalla sua influenza sulla cultura popolare, al suo ruolo nello sviluppo tecnologico, esamineremo ogni aspetto di Timballo per fornire ai nostri lettori una comprensione solida e arricchente.
Timballo | |
---|---|
Origini | |
Altri nomi | pasticcio; in molti paesi del mondo: macaroni pie |
Luogo d'origine | Italia |
Diffusione | mondiale |
Dettagli | |
Categoria | piatto unico |
Ingredienti principali |
|
Il timballo o pasticcio è una specialità culinaria cotta al forno in un apposito stampo per essere servita sformata.
Diversi possono essere gli ingredienti, sempre molto ricchi: dalla pasta al riso, carni, pollame e così via. Talvolta vengono preparati mettendo gli ingredienti all'interno di pasta sfoglia o pasta frolla.
Il termine "timballo" viene dal francese arcaico tamballe, oggi timbale, con significato di tamburo, che a sua volta viene dall'arabo. Da notare che il trasferimento di significato da "tamburo" a "stampo a forma di tamburo" e poi al cibo risultante (o similare) è avvenuto in Italia in tempi successivi.[senza fonte] Infatti il timpanista militare ottocentesco prende il nome di 'timballiere'.
Originariamente, la parola timballo identificava uno stampo da forno leggermente svasato che verrà poi a identificare un'intera categoria di alimenti in cui non sempre viene usato. Esistenti nella cucina siciliana già dal tempo degli arabi[senza fonte], nella cucina napoletana tra il Settecento e l'Ottocento erano molto in voga presso le cucine dei nobili. Ricette di timballi della cucina napoletana sono riportate nelle opere di Vincenzo Corrado e di Ippolito Cavalcanti. Ancora oggi è diffuso a Napoli, seguendo questa tradizione, il sartù di riso, mentre a Palermo è tipico il timballo con gli anelli siciliani e le melanzane.
Già nel XV secolo[senza fonte] è noto il timballo alla teramana, costituito da piani di scrippelle di acqua, uova e farina. In Sardegna precisamente in Ogliastra esiste per tradizione su Tumballu, una sorta di budino antico dei pastori di capre, viene realizzato con latte di capra, miele, uova fresche e scorza di limone. In alcuni centri come Ulassai si aggiunge anche l'acquavite con miele, detta propriamente "Imbestussu".
Questa variante di Timballo non prevede alcuna modifica o aggiunta a livello di ingredienti rispetto ad un tradizionale Gattó; ebbene la differenza sta nella maggiore enfasi necessaria per l’annunciazione e presentazione del piatto. Esempio: “HO FATTO IL TIMBALLO DI PATATEH!” annunció Giuditta nel silenzio generale.
La bomba di riso è un timballo tipico della città di Parma e del Piacentino. Trattasi di una variante del sartù di riso con carne di piccione e pomodoro.
Viene considerato un timballo anche la lasagna alla napoletana di carnevale, con scamorza, provola e formaggi.
Il sartù di riso è un ricco piatto della gastronomia napoletana con ragù, mozzarella, piselli e uova.
Pietanza esclusivamente preparata nell'antico Ristorante del Gallo di Anagni (Lazio), il timballo alla Bonifacio VIII prende il nome dal pontefice che subì il noto oltraggio, e si compone da fettuccine insaporite con prosciutto e un ragù di polpettine di vitello, rigaglie di pollo, e funghi.
Il timballo di riso di Roma è una variante semplificata del sartù con fegatini e cuore di pollo.
Il timballo ascolano assomiglia alle lasagne, ma non prevede l'uso della besciamella e il ragù della ricetta è ottenuto con sola carne di manzo.
Il timballo di scrippelle, che sostituiscono la pasta sfoglia nel separare gli strati di ingredienti.
Il timballo di pasta vanta una certa popolarità anche all'estero ove prende il nome di macaroni pie e viene preparato usando i maccheroni. Negli USA, la ricetta è conosciuta anche con il nome di baked macaroni and cheese ed è tradizionale negli Stati Uniti meridionali. Nonostante esistesse già qualche ricetta antecedente della macaroni pie pubblicata nel Nuovo continente risalente al diciannovesimo secolo, la vera e propria macaroni pie ha preso piede soprattutto durante la metà del Novecento, quando veniva preparata usando gli spaghetti. Il piatto è anche popolare in Scozia, Finlandia, e in molte ex colonie inglesi come i Caraibi, dove viene consumato freddo, Barbados, dove viene servito con il pesce fritto o reso piccante con varie spezie e nel Trinidad e Tobago, dove è considerato un piatto nazionale consumato assieme alla carne stufata e preparato con il cheddar, un formaggio che venne importato sul posto dagli inglesi.
Il pastizio è una specialità greca molto simile al timballo di pasta italiano preparata utilizzando però una pasta tubulare simile agli ziti.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 71896 |
---|