Tre trattati tedeschi di alchimia

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Frontespizio dal Musaeum Hermeticum

«La singolarità più interessante di questi documenti, tuttavia, va cercata altrove. Tutti e tre fanno riferimento alla misteriosa fratellanza ermetica, la Rosacroce d'Oro»

Nel 1625 esce in Germania il Musaeum Hermeticum che riuniva una serie di scritti in latino tradotti dal tedesco. Fra questi:

  • il Tractatus Aureus de Lapide Philosofico ab Anonymo vero tamen Lapidis Possessore Conscriptus
  • l'Aureum Secolum Redivivum Henrici Mathadani
  • e l'Hydrolitus Sophicus, seu Aquarium sapientum.

I tre trattati che troviamo tradotti da Paolo Lucarelli e che si intitolano rispettivamente: Trattato Aureo della Pietra Filosofale di anonimo; Aureo Secolo Redivivo di Enrico Madhatanus e Idrolito Sofico o L'Acquario dei Saggi di anonimo, vengono attribuiti alla «Rosacroce d'Oro» (Golden und Rosenkreutz) che non va confusa con il cosiddetto movimento rosacruciano, movimento celeberrimo per i suoi due manifesti. Questi tre libri di alchimia assumono particolare valore perché «si incomincia a perdere il laboratorio in favore dell'oratorio», vale a dire che inizia in essi quella tendenza deleteria che porterà il necessario spirito sperimentale a cedere il passo al solo spirito devozionale.

Note

  1. ^ a b c Paolo Lucarelli, prefazione a Tre trattati tedeschi di alchimia, pp. 7-29, trad. it. dal Musaeum Hermeticum, Roma, Mediterranee, 2004.

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