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Van Gogh | |
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Titolo originale | Van Gogh |
Lingua originale | francese |
Paese di produzione | Francia |
Anno | 1948 |
Durata | 20 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | biografico, documentario |
Regia | Alain Resnais |
Soggetto | Gaston Diehl, Robert Hessens, Vincent van Gogh |
Produttore | Pierre Braunberger |
Casa di produzione | Les Amis de l'Art, Panthéon Productions |
Fotografia | Henry Ferrand |
Montaggio | Alain Resnais |
Musiche | Jacques Besse |
Interpreti e personaggi | |
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Van Gogh è un documentario d'arte del 1948 diretto da Alain Resnais e incentrato sul celebre pittore olandese Vincent van Gogh.
Il cortometraggio ruota attorno a quattro luoghi (Nuenen, Parigi, Provenza e Auvers-sur-Oise), sviluppati attorno ad opere di Van Gogh. Ne nasce un'interpretazione personale e originale del famoso olandese.
Van Gogh è un documentario originale, che presenta scelte non banali: ad esempio le opere pittoriche vengono riprese dalla macchina da presa come se fossero delle autentiche porzioni di realtà; in quest'ultimo caso Resnais gioca sull'apparente difformità tra spazio pittorico - centripeto, perché in un quadro lo sguardo tende istinvamente a dirigersi dai limiti della cornice verso il centro, e spazio cinematografico - centrifugo, per cui lo sguardo tende a spaziare più liberamente, in quanto la porzione di realtà percepità sembra proseguire al di là del limiti dell'inquadratura. Trattare cinematograficamente le opere di Van Gogh come porzioni di realtà è una straordinaria intuizione, rafforzato da uno spregiuducato utilizzo del campocontrocampo e delle dissolvenze: il risultato è un'interpretazione geniale, anche se parziale e arbitraria, dell'olandese. Van Gogh è un esempio di documentario formalista.