Nel mondo di oggi, Vibrafono è diventato un argomento di grande importanza e interesse per un'ampia varietà di persone e settori. Dalla sua origine fino alla sua influenza sulla società odierna, Vibrafono continua a essere un argomento rilevante che suscita dibattito e riflessione. In questo articolo esploreremo i diversi aspetti di Vibrafono, analizzandone le implicazioni e l'impatto in vari ambiti. Dalle sue origini storiche alla sua attualità, Vibrafono è diventato un argomento di interesse che merita di essere studiato e compreso per comprendere meglio il mondo che ci circonda.
Vibrafono | |||||
---|---|---|---|---|---|
Un vibrafono | |||||
Informazioni generali | |||||
Invenzione | 1921 | ||||
Inventore | Henry Schluter | ||||
Classificazione | 111.222 Idiofoni a percussione diretta | ||||
Uso | |||||
Musica contemporanea Musica jazz e black music Musica pop e rock | |||||
Estensione | |||||
Genealogia | |||||
|
Il vibrafono è uno strumento musicale a percussione a suono determinato della famiglia degli idiofoni. Esso è composto da barre in metallo intonate, poggiate in maniera ordinata su una struttura portante, solitamente in legno e metallo, che sostiene anche i tubi risonatori, il pedale e la relativa sordina. Le barre costituiscono i tasti, disposti proprio come una tastiera di pianoforte; sono percossi da battenti con la testa in feltro o gomma di diversa durezza, rivestita di filo (sintetico o naturale) e con manico prevalentemente in rattan, un legno particolarmente adatto per la sua robustezza e flessibilità. Alcuni esecutori preferiscono il manico rigido (abete o faggio) a seconda della tecnica usata per suonarlo. Il vibrafono fu inventato negli Stati Uniti nel 1921.
Il suono di ogni tasto viene amplificato da un tubo risonatore metallico (solitamente in alluminio) di lunghezza opportuna posto al di sotto del tasto stesso, chiamato anche canna di risonanza. Ogni tubo è tappato nella parte inferiore, mentre in quella superiore ospita un sorta di "elica" che può, fungendo da tappo, far risuonare o meno il suono. Ogni fila di tasti ha la sua fila di eliche che ruotano grazie a un motore elettrico a velocità controllabile. Questo congegno varia l'intensità del suono emesso in relazione alla velocità del motore, generando l'effetto tremolo.
Un pedale di smorzamento simile a quello presente sul pianoforte consente all'esecutore di intervenire sulla lunghezza della nota prodotta. Il suono caldo di questo strumento lo rende molto adatto alla musica jazz.
I vibrafoni tradizionali hanno un'estensione di tre ottave, ma esistono modelli con estensione di quattro ottave.
Il vibrafono ha molte caratteristiche comuni con lo xilofono, nel quale i tasti sono però in legno ma senza amplificazione, e con la marimba, che ha sempre i tasti in legno, ma nella parte inferiore porta delle zucche svuotate che hanno il compito di amplificare il suono.
Oltre che nel jazz e nella musica leggera, il vibrafono ha avuto larga diffusione anche nella musica del Novecento e contemporanea. Tra i primi grandi compositori a farne uso in orchestra, Alban Berg nell'opera Lulu e, in Italia, Luigi Dallapiccola nei Canti di prigionia e Alfredo Casella nella Missa solemnis pro pace..
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 67267 · LCCN (EN) sh85143104 · GND (DE) 4188204-0 · BNE (ES) XX536811 (data) · BNF (FR) cb12271127s (data) · J9U (EN, HE) 987007538794905171 |
---|