Wikipedia:Convenzioni di stile/Transessualismo: regole per l'uso del maschile o del femminile

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Abbreviazioni
WP:Identità di genere

Questa pagina riporta la convenzione di stile adottata su Wikipedia in italiano per l'indicazione corretta del genere per le persone transessuali e transgender.

Tipo Regola
Regola base Si usa il genere indicato dal/dalla diretto/a interessato/a. Tale regola deve essere applicata a prescindere da quanto indicato dalla legge italiana o dalle singole norme nazionali cui appartiene il soggetto interessato. (Es. Vladimir Luxuria parla di sé al femminile e la redazione della voce deve essere al femminile.)
Regole suppletive In una situazione di recentismo o/e nel quale non è conosciuta l'indicazione del diretto interessato, il genere corretto da utilizzare è quello del sesso "di elezione", non quello di "nascita".
Quando si compila una voce su un film/serie TV/spettacolo teatrale/album o una competizione sportiva a cui una persona ha preso parte prima della propria transizione di genere, tale persona va indicata utilizzando il nome presente nei crediti dell'opera originaria (in caso di produzioni audiovisive) o il nome usato all'iscrizione alla competizione (nel caso di competizioni sportive); per le opere audiovisive, eventuali modifiche ai crediti in riedizioni successive possono essere indicate nell'apposita sezione.
Deadname in incipit

Nel caso di persone enciclopediche per attività svolte prima della transizione, è consentito indicare il deadname nell'incipit della voce, compilando il template {{Bio}}; per persone divenute enciclopediche solo dopo la transizione, il deadname va indicato nella sezione "Biografia".

Note

  1. ^ Nella redazione delle voci tieni sempre presente delle linee guida riguardanti il localismo. It.wikipedia è Wikipedia in lingua italiana, non Wikipedia dell'Italia o di altro Stato.
  2. ^ Vedi discussione

Bibliografia

  • Fabianna Tozzi, Elementi di base su transgenderismo e transessualismo (PDF), in Marco Michelucci (a cura di), Accoglienza inclusiva: volontariato a confronto con omosessualità e transessualismo, Cesvot, 2009, p. 14. URL consultato il 3 febbraio 2011.
    «Le persone transgender sono “MtF”, persone, cioè, nate di sesso maschile ma con una identità di genere femminile –donne nate in corpi maschili- (in questo caso i termini transgender/transessuale andranno declinati al femminile, genere di elezione) o “FtM”, persone, al contrario, nate di sesso femminile ma con una identità di genere maschile –uomini nati in corpi femminili- (questa volta i termini transgender/transessuale andranno declinati al maschile).»
  • Mirella Izzo, Le parole per dirle (PDF), in Liberazione, 22 marzo 2007. URL consultato il 3 febbraio 2011.
  • R. Vitelli, M. Bottone; N. Sisci; P. Valerio, L'identità transessuale tra storia e clinica. Quale intervento per quale domanda, in P. Rigliano; M. Graglia (a cura di), Gay e lesbiche in psicoterapia, Raffaello Cortina Editore, 2006, pp. 307, 309, ISBN 8860300312.
    «L'articolo non fa espressamente menzione della esatta natura dell'intervento, endocrinologico o chirurgico, né della natura primaria o secondaria dei caratteri sessuali eventualmente da modificare (Fabeni, 2002). L'interpretazione prevalente oggi in Italia ritiene che il tribunale possa disporre la rettificazione degli atti dello stato civile e la modificazione del nome soltanto in presenza di un intervento chirurgico demolitivo-ricostruttivo degli organi genitali. Eppure sembrerebbe lecito ipotizzare la mancanza, all'interno dell'attuale normativa di legge, di un reale rapporto di necessità tra tali interventi e la rettificazione anagrafica del sesso. A favore di questa interpretazione, condivisa da parte della dottrina (La Barbera, 1998; Patti, Will, 1983; Boccaccio, 1991), vi è l'importante sentenza del Tribunale di Roma, del 18 ottobre 1998, con la quale è stata disposta la rettificazione dell'atto anagrafico, e quindi del nome e del sesso anagrafico, di un soggetto transessuale nonostante non fosse stato effettuato alcun intervento chirurgico.
    Costituisce oggi oggetto di dibattito la possibilità di introdurre anche nel contesto italiano la cosiddetta "kleine Losung", piccola soluzione, ovvero la possibilità per la persona transgender o transessuale nella fase di "transizione" di adeguare il nome all'identità psicofisica e all'aspetto esteriore, pur in assenza di uno specifico preliminare intervento di modifica dei caratteri sessuali primari.»
  • Linee guida per un'informazione rispettosa delle persone LGBT, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), 2013