Nel corso della storia, Word ladder è stato un argomento di grande rilevanza e interesse per varie società e culture in tutto il mondo. Dall'antichità ai giorni nostri, Word ladder ha svolto un ruolo fondamentale nella vita delle persone, influenzandone le decisioni, le credenze e i comportamenti. Questo articolo cerca di esplorare le molteplici sfaccettature di Word ladder, analizzando il suo impatto su diversi aspetti della società e della vita quotidiana. Attraverso un approccio multidisciplinare, si intende offrire una visione ampia e dettagliata di Word ladder, affrontando le sue implicazioni storiche, socioculturali e contemporanee. Allo stesso modo, verranno affrontate nuove prospettive e tendenze legate a Word ladder, al fine di fornire al lettore una comprensione più profonda e aggiornata di questo argomento così rilevante nel panorama globale.
Word Ladder (letteralmente scala delle parole) è un gioco di carta e matita inventato da Lewis Carroll, l'autore di Alice nel Paese delle Meraviglie. Si chiama anche metagramma; Carroll lo propose inizialmente (con regole più restrittive) col nome doublets. Sebbene pochi ricordino l'origine e l'autore del gioco, esso è molto diffuso in molti paesi, inclusa l'Italia. In Francia si chiama métagramme oppure d'un mot à l'autre.
Carroll pubblicò l'idea del gioco sul numero di Vanity Fair del 29 marzo 1879, asserendo di averlo inventato per intrattenere due giovani sorelle, Julia e Ethel Arnold (la prima delle quali sarebbe diventata la madre di Aldous Huxley), trovandosi a corto di indovinelli:
Al giocatore vengono indicate una "parola iniziale" e una "parola finale", due parole qualsiasi tratte dal vocabolario. Lo scopo del gioco è quello di modificare progressivamente la parola iniziale fino ad arrivare alla parola finale. A ogni passo della trasformazione il giocatore può:
Il risultato di ogni trasformazione dev'essere una parola di senso compiuto.
La versione più nota è una semplificazione del gioco in cui si applicano solo le prime 3 regole di sostituzione (o addirittura solo la 3; in questo caso, parola iniziale e parola finale devono essere composte dallo stesso numero di lettere). Quest'ultima versione (limitata alla regola 3) fu quella che Carroll descrisse inizialmente a Vanity Fair col nome di doublets.
Da Alice a Scala
Alice Alce (regola 2) Cale (regola 4) Scale (regola 1) Scala (regola 3)
L'esempio originale di Carroll per Vanity Fair, che usava solo la regola 3, è il seguente (da testa a coda in inglese):
H E A D h e a l T e a l T e l l T a l l T A I L