In questo articolo approfondiremo Accademia dei Virtuosi al Pantheon, un argomento di grande attualità oggi. Accademia dei Virtuosi al Pantheon è un punto di interesse che ha catturato l'attenzione di esperti, accademici e grande pubblico per il suo impatto su diversi aspetti della vita quotidiana. Attraverso un'analisi dettagliata e un'esplorazione esaustiva dei suoi diversi aspetti, cerchiamo di comprendere meglio le implicazioni di Accademia dei Virtuosi al Pantheon nel mondo di oggi. Inoltre, ne esamineremo l'evoluzione nel tempo e la sua influenza in diversi ambiti, al fine di offrire una visione complessiva che arricchisca il dibattito attorno a questo tema. Senza dubbio Accademia dei Virtuosi al Pantheon è un argomento che suscita grande interesse e polemiche, per questo è fondamentale affrontarlo con la serietà e l’approfondimento che merita.
Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Letteratura dei Virtuosi al Pantheon
La Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Letteratura dei Virtuosi al Pantheon è un'accademiapontificia nata nel XVI secolo, avente per statuto lo scopo «di favorire lo studio, l'esercizio ed il perfezionamento delle Lettere e Belle Arti, con particolare riguardo alla letteratura d'ispirazione cristiana e all'arte sacra in tutte le sue espressioni, e di promuovere l'elevazione spirituale degli artisti, in collegamento con il Pontificio Consiglio della Cultura».
L'associazione nacque nella prima metà del XVI secolo a Roma, sotto la denominazione di «Compagnia di San Giuseppe di Terra Santa alla Rotonda», che dette anche il nome alla cappella nella chiesa di Santa Maria ad Martyres di cui aveva il patronato, concessagli da papa Paolo III. Erroneamente Gaetano Moroni ritenne che nella suddetta cappella vi fosse seppellito Raffaello. Gli associati erano "virtuosi", ossia artisti (pittori, scultori, architetti) i quali si proponevano opere di carità nei confronti degli associati («visitar i fratelli infermi, e quando morissero accompagnarli al sepolcro, dispensar limosine ai poveri, dotar fanciulle con venticinque scudi e col vestimento»). Fra i primi associati vi furono Taddeo Zuccari, Giacomo Barozzi da Vignola, Beccafumi, il Sermoneta, Giovanni Mangone e Antonio da Sangallo il Giovane; il fondatore e primo Reggente fu il monaco cistercense Desiderio d'Adiutorio (1481-1546), piombatore delle bolle apostoliche e canonico della stessa chiesa del Pantheon. La congregazione fu riconosciuta da papa Paolo III il 15 ottobre 1542. Essa resta perciò il più antico sodalizio artistico romano esistente.
In occasione nella festa di San Giuseppe furono allestite periodicamente fino al 1750 delle mostre sotto il pronao del Pantheon. Nel 1833, la Congregazione decise di far eseguire degli scavi sotto l'edicola con la statua della "Madonna del Sasso", realizzata da Lorenzetto, per identificare i resti di Raffaello. Pochi anni dopo, nel 1838, il reggente perpetuo Giuseppe De Fabris ottenne da Gregorio XVI l'approvazione di un nuovo statuto nel quale erano previsti, con fondi dell'erario, concorsi di pittura, scultura ed architettura su soggetti sacri ai quali potevano partecipare artisti cattolici di tutte le nazioni. Il titolo di «Pontificia» fu concesso nel 1861 da Pio IX, mentre il titolo di Accademia fu attribuito da Pio XI nel 1928.
Con lo statuto approvato nel 1995, la Pontificia Accademia dei Virtuosi al Pantheon è in collegamento con il Pontificio Consiglio della Cultura. Ne fanno parte cinquanta accademici ordinari di nomina papale divisi in cinque classi (1. Architetti, 2. Pittori e Cineasti, 3. Scultori, 4. Studiosi o Cultori di discipline attinenti alle Arti e Musicisti, 5. Poeti e Scrittori); dopo l'80º anno di età gli accademici diventano "emeriti". Il Presidente, di nomina papale, rimane in carica cinque anni, e partecipa del Consiglio di Coordinamento fra le accademie pontificie.
^Vitaliano Tiberia (a cura di), La Compagnia di S. Giuseppe di Terrasanta da Clemente XI a Pio VI; diario a cura di S. Carbonara Pompei e F. Trastulli, Galatina, M. Congedo, 2010, ISBN 9788880869191
^Pietro Odescalchi, Istoria del ritrovamento delle spoglie mortali di Raffaello Sanzio da Urbino. Scritta dal principe don Pietro Odescalchi, Roma, Tip. delle Belle Arti, 1836 (Google libri)
^Carlo Falconieri Siciliano, Memoria intorno il rinvenimento della ossa di Raffaello Sanzio con breve appendice sulla di lui vita, Roma, Tip. Giunchi e Menicanti, 1833 (Google libri)
^Statuto della insigne artistica Congregazione de' virtuosi al Pantheon, Roma, s.n., 1839 (Google libri)
^Congregazione de' Virtuosi al Pantheon, Statuto della insigne artistica Congregazione pontificia de' Virtuosi al Pantheon, Roma, Tip. Vaticana, 1861
^Saverio Kambo, La Pontificia I. Accademia dei Virtuosi al Pantheon e le sue vicende di fede e di arte, Roma, Tip. Coop. Sociale, 1928
Bibliografia
Statuto della Insigne Congregazione dei Virtuosi del Panteon, Roma, 1831
Statuto della Insigne Congregazione dei Virtuosi del Panteon, Roma, 1839
Statuto della Insigne Congregazione dei Virtuosi del Panteon, Roma, 1861
Statuto della Insigne Congregazione dei Virtuosi del Panteon, Roma, 1899
Pontificia I.Accademia dei Virtuosi al pantheon, Statuto, Roma, 1929
S. Kambo, La Pontificia I. Accademia dei Virtuosi al Pantheon e le sue vicende fede e di arte, Roma, 1928
S. Kambo, Di un dipinto del Lanfranco e di talune opere d'arte, a tutt'oggi inedite, esistenti nella Pontificia Accademia dei Virtuosi al Pantheon, Roma, 1930
C. Busiri Vici, Ceccarius, G.R. Ansaldi, La Congregazione Artistica dei Virtuosi al Pantheon, in Triplice omaggio a Sua santità Pio XII, Città del Vaticano, 1958
A. Schiavo, La Pontificia Insigne Accademia Artistica dei Virtuosi al Pantheon, Roma, 1985
H. Waga, Vita nota e ignota dei Virtuosi al Pantheon, Roma, 1992
G. Bonaccorso, T. Manfredi, I Virtuosi al Pantheon 1700/1758, con un saggio di V. Tiberia, Roma, 1998
V. Tiberia, La Compagnia di S. Giuseppe di Terrasanta nel XVI secolo, Martina Franca (Taranto), 2000
V. Tiberia (a cura di), La Compagnia di S. Giuseppe di Terrasanta nei pontificati di Clemente VIII, Leone XI e Paolo V, 1595-1621, Martina Franca (Taranto), 2002 – Diario di Angela Catalano
V. Tiberia (a cura di), La Compagnia di S. Giuseppe di Terrasanta da Gregorio XV a Innocenzo XII, Martina Franca (Taranto), 2005 – Diario di Angela Catalano
V. Tiberia (a cura di), La Compagnia di S. Giuseppe di Terrasanta da Clemente XI a Pio VI, Galatina (Lecce), 2010 – "Diario" di Sabina Carbonara Pompei (1701-1739) e Federico Trastulli (1740-1799)
V. Tiberia (a cura di), La Congregazione dei Virtuosi al Pantheon da Pio VII a Pio IX, Galatina (Lecce), 2015 - "Diario" di Anna Lisa Genovese (1800-1836 e 1852-1878) e Michela Gianfranceschi (1837-1851)
V. Tiberia, La Collezione della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon: Dipinti e sculture, catalogo a cura di Adriana Capriotti e Paolo Castellani, Roma, 2016