Andrea Branzi

Al giorno d'oggi, Andrea Branzi è diventato un argomento di interesse generale nella società. Le persone sono sempre più interessate a saperne di più su Andrea Branzi e su come influisce sulla loro vita quotidiana. Con l’avanzamento della tecnologia e della globalizzazione, Andrea Branzi è diventato più rilevante in diversi ambiti, dalla politica all’economia, passando per la cultura e la società in generale. In questo articolo esploreremo i diversi aspetti legati a Andrea Branzi, analizzandone le implicazioni e le conseguenze nella nostra vita quotidiana.

Andrea Branzi all'inaugurazione dell'anno accademico di Domus Academy
Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 1987

Andrea Branzi (Firenze, 30 novembre 1938Milano, 9 ottobre 2023) è stato un architetto e designer italiano.

Biografia

Fondatore, assieme a Paolo Deganello, Massimo Morozzi e Gilberto Corretti del collettivo Archizoom Associati, era considerato tra i maggiori esponenti del design neomoderno. Fu tra i fondatori di Domus Academy, scuola di design di Milano. Vinse numerosi premi tra i quali il Compasso d'oro alla carriera nel 1987.

Suoi oggetti sono stati prodotti da Alessi, Cassina, Qeeboo, Vitra e Zanotta.

Fu professore ordinario alla Facoltà di Design del Politecnico di Milano.

Il 16 maggio 2008 ricevette la Laurea Honoris Causa in Disegno Industriale dalla Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni dell'Università di Roma La Sapienza.

Il 15 ottobre 2018 gli fu conferito a Stoccolma il premio The Rolf Schock Prizes, assegnato dalla The Royal Academy of Fine Arts.

Vita privata

Era padre di Orsola Branzi, in arte La Pina, rapper e conduttrice radiofonica, e di Lorenza Branzi, docente presso la NABA di Milano.

Note

  1. ^ Morto Andrea Branzi, “gigante del pensiero radicale”: il suo nome legato per sempre al design contemporaneo Repubblica.it
  2. ^ Domus Academy, su domusacademy.com. URL consultato l'8 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2012).

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN66501053 · ISNI (EN0000 0001 2101 9868 · SBN CFIV102122 · ULAN (EN500107394 · LCCN (ENn80157976 · GND (DE119075822 · BNE (ESXX5443631 (data) · BNF (FRcb12129479k (data) · J9U (ENHE987007527160905171 · NSK (HR000036870 · NDL (ENJA00805146 · CONOR.SI (SL72778339 · WorldCat Identities (ENlccn-n80157976