Il tema Andrea dell'Asta è oggetto di dibattito e studio da anni, generando opinioni contrastanti e teorie diverse. Fin dall’antichità, Andrea dell'Asta ha svolto un ruolo fondamentale in diversi aspetti della vita umana, influenzando lo sviluppo della società, della cultura, della politica e dell’economia. Nel corso della storia, Andrea dell'Asta è stato oggetto di analisi e riflessione, generando infinite interpretazioni e discussioni sul suo vero significato e sul suo impatto sul mondo di oggi. In questo articolo esploreremo le varie sfaccettature di Andrea dell'Asta, analizzandone l'importanza e la rilevanza oggi, nonché la sua influenza in diversi ambiti della vita quotidiana.
Andrea dell'Asta (Bagnoli Irpino, 1673 – Napoli, 1721) è stato un pittore italiano.
Scarse sono le notizie biografiche su questo pittore, appartenente alla scuola barocca napoletana e di cui incerto è il nome: Andrea dell'Asta o Andrea d'Aste o Andrea d'Asti?
L'abate Luigi Lanzi (1732-1810), nella sua Storia pittorica della Italia ricordava che Andrea dell'Asta era stato uno scolaro di Francesco Solimena, che a Roma aveva studiato attentamente le opere di Raffaello Sanzio e di Domenichino, prima di tornare a Napoli, dove aveva dipinto due quadri - una Natività e una Epifania di Gesù - per la chiesa napoletana di Santa Maria della Verità, nota anche come chiesa di Sant'Agostino degli Scalzi.
Nella chiesa del Santo Spirito, ad Atri si conserva la pala con la Pentecoste, posta sopra l'altare maggiore. La scena è immersa nel buio, appena irradiata dalla luce tremolante di fiaccole e da quella fulgida della Colomba. Una Madonna con Bambino, sorretti da un cumulo di nubi, è un'opera firmata di Andrea dell'Asta. La Basilica santuario di Santa Maria del Carmine Maggiore, a Napoli, possiede nella cappella di Sant'Orsola e di Santa Maria Maddalena una pala d'altare con l'immagine delle due sante.
Alcune opere dipinte da Andrea dell'Asta sono andate perdute, durante i bombardamenti della 2 ª Guerra Mondiale. Il Museo nazionale d'Abruzzo (L'Aquila) possiede suoi dipinti. Anche a Santa Maria Capua Vetere è presente una bella tela di stampo solimenesco posta sull'altare della cappella di S. Andrea Corsini. La tela raffigura la Madonna con il Bambino tra San Domenico e Sant'Andrea Corsini.
Certamente capitanò una sua bottega, nella quale si formò Matteo Siscara.
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