Il tema Andrias japonicus è oggi ampiamente discusso e ha suscitato grande interesse in diversi ambiti. Sia gli esperti che i dilettanti hanno dedicato tempo e sforzi alla ricerca e all’approfondimento di questo argomento, cercando di comprenderne le implicazioni e il suo impatto sulla società. In questo articolo esploreremo diversi aspetti legati a Andrias japonicus, analizzandone la storia, l'evoluzione, le sfide attuali e future, nonché la sua rilevanza nel mondo di oggi. Per offrire una prospettiva ampia e arricchente, approfondiremo diversi approcci e opinioni che ci permetteranno di ottenere una visione più completa di Andrias japonicus.
Salamandra gigante giapponese | |
---|---|
Andrias japonicus | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Amphibia |
Sottoclasse | Lissamphibia |
Ordine | Caudata |
Famiglia | Cryptobranchidae |
Genere | Andrias |
Specie | A. japonicus |
Nomenclatura binomiale | |
Andrias japonicus Temminck, 1837 | |
Sinonimi | |
Triton japonicus |
La salamandra gigante giapponese (Andrias japonicus) è endemica del Giappone, dove è nota come Ōsanshōuo (オオサンショウウオ/大山椒魚?). Con una lunghezza di quasi 1,5 metri è la terza salamandra più grande del mondo, essendo superata solamente dalle molto simili e strettamente imparentate salamandra gigante cinese (A. davidianus) e salamandra gigante della Cina meridionale (A. sligoi).
La salamandra gigante giapponese, vivendo solamente in torrenti con acque limpide e fredde, è un animale completamente acquatico e notturno. Se minacciata, può secernere una sostanza dall'aspetto lattiginoso con un forte odore di zenzero (da cui il nome volgare della specie in lingua giapponese). Ha una vista molto scarsa e per questo motivo fa affidamento su speciali noduli sensitivi posti sulla sua fronte per individuare perfino il minimo movimento nell'acqua. Si nutre soprattutto di insetti, rane e pesci. Avendo un metabolismo molto basso ed essendo priva di competitori naturali, è una specie longeva; il record appartiene ad un esemplare che visse al Natura Artis Magistra, nei Paesi Bassi, per 52 anni.
La salamandra gigante giapponese venne scoperta per la prima volta dagli europei quando un medico residente sull'isola di Dejima, nei pressi di Nagasaki, Philipp Franz von Siebold, ne catturò un esemplare e lo spedì a Leida, nei Paesi Bassi, negli anni 1820.
Il ciclo vitale somiglia a quello degli altri Urodeli, ad eccezione del fatto che la specie non si trasferisce sulla terraferma, ma continua la vita acquatica anche nell'età adulta. Gli animali compiono migrazione anadroma, risalendo i corsi d'acqua sino alle montagne per accoppiarsi e deporre le uova, che sono le più grandi tra quelle degli anfibi. Dalle uova escono delle larve acquatiche e branchiate, che si trasformeranno poi in adulti.
La specie abita i torrenti e i fiumi delle isole di Kyūshū, Honshū, e Shikoku in Giappone. In passato era oggetto di pesca e ricercata come cibo; attualmente la sua pesca è vietata. Ciononostante la salamandra gigante del Giappone è minacciata dall'inquinamento delle acque, dalla perdita dell'habitat, dovuta tra l'altro alle modifiche dei torrenti e alla costruzione di dighe, e all'eccessivo numero di catture. L'IUCN la considera una specie quasi minacciata, ed è inclusa nell'Appendice I della CITES Appendix I..
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85083283 · J9U (EN, HE) 987007562923805171 · NDL (EN, JA) 01100648 |
---|