Angampora

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Angampora
InventatoSri Lanka
Contatto
OlimpicoNo

Angampora è un'arte marziale singalese.

Etimologia

Angampora deriva dalle parole singalesi anga- (corpo) e pora (combattimento).

Storia

La storia dell'Agampora risale a 3000 anni fa con la tribù Yaksha (una delle quattro hela, le antiche tribù dell'isola), in particolare due scritti, il Varga Purnikawa e il Pancha Rakkhawaliya, attribuiscono l'invenzione a nove eremiti. Il mito identifica Rana Ravana, che sarebbe vissuto 5000 anni fa, come il più grande guerriero di tutti i tempi.

La pratica dell'Agampora si diffuse durante le campagne militari di Bhuvanekabahu VI contro il Regno di Jaffna; secondo la tradizione, una guerriera di nome Menike o Disapathiniya, la quale sconfisse l'assassino di suo padre in un combattimento all'interno di una fossa profonda conosciuta come ura linda (fossa del maiale). Nel 1562 Mayadunne di Sitawaka assoldò guerrieri nella battaglia di Mulleriyawa. L'arte marziale fu apprezzata anche da Rajasimha I di Sitawaka. In particolare si diffusero due scuole di Angampora, Maruwalliya e Sudhaliya, guidate rispettivamente da Maruwalliya Muhandiram Nilame e Sudhalaye Muhandiram Nilame. Le tradizionali capanne utilizzate durante gli allenamenti sono chiamate angam madu e sono costruite secondo i principi del Gebim Shasthraya.

Durante tutto il periodo della Ceylon britannica, le tecniche di combattimento furono utilizzate durante le rivolte contro gli occupanti britannici. Il governatore Robert Brownrigg proibì la pratica nel 1818.

Le tecniche

Le tecniche sono composte da: gataputtu (leve e prese), pora haramba (colpi e parate) e maru kala (attacchi ai punti di pressione).

Le leve sono:

  • Diyaballu gataya
  • Kathira gataya
  • Pimburu gataya
  • Wanda gataya
  • Hasthi gataya
  • Lin gataya
  • Konda gataya

I colpi sono composti da:

  • Dik gutiya
  • Cholle
  • Tokke
  • Len pahara
  • Miti pahara/Miti gutiya
  • Miti guliya
  • Veesi pahara
  • Athul pahara
  • Pita pahara
  • Thallu pahara
  • Vakka pahara

Gli allievi ricevono un diploma durante una cerimonia chiamata Helankada Mangalya e il più alto grado raggiungibile è quello di Panikkirala.

Voci correlate

Note

  1. ^ (EN) Harshi Perera, Angampora should be brought back to the limelight, in Daily News, 28 maggio 2013.
  2. ^ (EN) Unarmed, su angampora.com.
  3. ^ (SI) අංගම්පොර සම්ප්‍රදායේ ඉතිහාසය, su korathotaangam.com (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2013).
  4. ^ a b (EN) Revata S. Silva, Not Just Sports - Part 21 : Sri Lankan traditional martial art, in The Island, 6 agosto 2011.
  5. ^ (EN) Amal Hewavissenthi, A woman sword-fighter in Sri Lanka, in Sunday Observer, 6 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ (EN) Bringing ancient form of martial art to the people, in The Sunday Times, 21 agosto 2011.
  7. ^ (EN) S. Pathiravitana, Our first ever woman Disave, in The Island, 4 giugno 2004.
  8. ^ (EN) The Art of Angam Fighting, su Ministero della cultura e delle arti dello Sri Lanka.
  9. ^ (EN) Kanchana Senasinghe, Maha Ravana's Legend: Angampora The Traditional Sinhalese Martial Art, in The Sri Lanka Institute of Architects (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2012).
  10. ^ (EN) Sri Lankan traditional martial arts show in Colombo, in Colombo Page, 26 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2013).
  11. ^ (EN) Capturing Sri Lanka's Ancient, Almost Lost Martial Art, su atlasobscura.com, 7 luglio 2021.
  12. ^ a b c (EN) Unarmed Combat (angampora), su angampora.org (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2012).
  13. ^ (EN) Janani Amarasekara, Angampora - Sri Lankan martial arts, in Sunday Observer, 17 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2012).

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