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Quinn nacque a Chihuahua, Messico, durante la Rivoluzione messicana. Sua madre, Manuela "Nellie" Oaxaca, aveva origini azteche. Il padre, Francisco Quinn, anch'egli nato in Messico, era per metà irlandese e maya, una combinazione che al figlio avrebbe in seguito permesso di interpretare ruoli di varie etnie; suo padre morì in un incidente in moto quando lui aveva 9 anni. Anthony crebbe a Boyle Heights, nei pressi di Los Angeles; abbandonò presto la scuola (molto più avanti, negli anni novanta, ricevette il suo primo diploma dalla scuola superiore di Tucson) e si diede alla boxe ed alla pittura prima di intraprendere la carriera di attore.
Recitazione
Dopo una breve esperienza in teatro, Quinn cominciò la sua carriera cinematografica nel 1936, interpretando personaggi marginali in diverse pellicole, tra cui Parole! (il suo debutto) e La via lattea (1936) di Leo McCarey. Rimase poi relegato a ruoli "etnici" nelle pellicole della Paramount per buona parte degli anni quaranta.
Con più di 50 film al suo attivo, nel 1947 era già un veterano dello schermo ed aveva recitato come indiano, mafioso, hawaiiano, indipendentista filippino, guerrigliero cinese, sceicco arabo (ma in toni umoristici) e non era ancora diventato famoso; perciò tornò al teatro, dove per tre anni ebbe un discreto successo interpretando a Broadway ruoli come Stanley Kowalski in Un tram che si chiama desiderio, lo stesso personaggio che darà la fama a Marlon Brando.
Il cliché dell'uomo tutto d'un pezzo al limite della spietatezza era destinato ad accompagnarlo ancora in personaggi quali il colonnello Laperguy in Né onore né gloria (1966) di Mark Robson (film controverso sulle guerre coloniali francesi, Indocina e Algeria), ma col finire del decennio la sua forza interpretativa perse vigore, i successi diminuirono e apparve prevalentemente in serie televisive. In quegli anni prese parte, comunque, a film importanti, come La 25ª ora (1967) di Henri Verneuil, L'uomo venuto dal Kremlino (1968) di Michael Anderson, nonché Il segreto di Santa Vittoria (1969) e R.P.M. Rivoluzione per minuto (1970), entrambi diretti da Stanley Kramer. Nel 1980 partecipò al film Il leone del deserto di Mustafa Akkad, accanto a Irene Papas, Oliver Reed, Rod Steiger e John Gielgud, in cui interpretò la figura del capo beduino Omar al-Mukhtar, che combatté le truppe di Mussolini nel deserto della Libia; il film, finanziato da Muʿammar Gheddafi, fu ai tempi censurato con decreto del Ministero dei beni culturali impedendone la distribuzione in Italia, in quanto ritenuto "lesivo all'onore dell'esercito italiano". Motivo per cui in Italia verrà trasmesso in televisione solo nel 2009 a distanza di quasi trent'anni. Nel 1983 rivisitò il suo personaggio più famoso recitando in una versione musical di Zorba, che a Broadway rimase in cartellone per 362 spettacoli.
Quinn, che fu studente ed amico di Frank Lloyd Wright, nel suo tempo libero continuò a dipingere e scolpire, giungendo ad essere un artista apprezzato, che trasmise la passione al figlio Lorenzo. Scrisse, da solo e in collaborazione, due memorie: Il peccato originale (1972) e One Man Tango (1997); nell'ultimo, Quinn è sincero e apologetico su alcuni dei momenti più bui del suo passato.
Vita privata
Nella vita privata, Quinn si dimostrò tanto vigoroso e passionale quanto è sempre apparso sullo schermo: ebbe in tutto ben 12 figli da 4 donne diverse. Nel 1965 divorziò dalla prima moglie Katherine DeMille, da cui aveva avuto cinque figli: Christopher (morto nel 1941 a 2 anni), Christina (1941), Catalina (1942), Duncan (1945) e Valentina (1952).
Nel 1966 si sposò con la costumista italiana Jolanda Addolori, dalla quale ebbe tre figli: Francesco (morto nel 2011 a 48 anni per un infarto), Danny (1964) e Lorenzo (1966, noto scultore). Il loro fu un matrimonio burrascoso. Dal 1971 al 1985 ebbe infatti una prima relazione extraconiugale con Friedel Dunbard, da cui nacquero Sean (1973) e Alex (1976). Il matrimonio si spezzò definitivamente nel 1993, allorché Quinn avviò una relazione con la sua segretaria Kathy Benvin, che gli diede una figlia, Antonia; nel 1996 i due ebbero un secondo figlio, Ryan, e si sposarono nel 1997, dopo il divorzio di Quinn dalla Addolori.
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