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Antonio Leonviola, pseudonimo di Antonio Leone Viola (Montagnana, 13 maggio 1913 – Roma, 4 agosto 1995), è stato un regista cinematografico e sceneggiatore italiano.
Nato a Montagnana nel 1913 vive a Padova; durante la guerra parte come operatore militare e filma parecchi film-documento per l'Istituto Luce. A 20 anni vince la medaglia d'oro al Festival del Cinema di Venezia del 1934, per la regia e realizzazione del film Fiera di tipi; collabora con lui l'amico Tommaso Marinetti. Si trasferisce a Roma cominciando a lavorare come sceneggiatore per poi iniziare la sua carriera di regista firmando un contratto con Carlo Ponti e Dino De Laurentiis.
Nel 1943 gli viene affidata la prima regia delle sue quattordici, un lungometraggio a soggetto, Rita da Cascia. Nel 1948-1949 va in Argentina a girare dei film con Amedeo Nazzari e Folco Lulli sempre per De Laurentiis.
Negli anni cinquanta dirige alcune commedie televisive per la RAI.[senza fonte]
Fa il regista fino al 1969; il suo ultimo film, prodotto dalla Cineriz, è I giovani tigri con Helmut Berger e Luca De Filippo.
Continua a scrivere sceneggiature per Ugo Tognazzi, Nino Manfredi e altri. Un suo libro, La virtù sdraiata, viene tradotto e distribuito in America e da esso quale Sidney Lumet realizza un film con Omar Sharif e Anouk Aimée, La virtù sdraiata.
Nel 1983, con la collaborazione della moglie, la regista e sceneggiatrice Sofia Scandurra, e di Cesare Zavattini, apre una scuola di cinema nella sua casa sulle colline romane: L'università del Cinema di San Cesareo, la prima scuola italiana d'avanguardia a inserire il digitale al posto della pellicola. Dalla scuola escono cineasti come Emanuele Crialese, Bogdan Dreyer, i fratelli Marco e Luca Mazzieri.[senza fonte]
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