Nell'articolo di oggi vogliamo parlare di Bonaventura Tecchi, un argomento che ha suscitato grande interesse nella società negli ultimi tempi. Bonaventura Tecchi è un problema che ha avuto un impatto su persone di ogni età, sesso e livello socioeconomico, generando opinioni e dibattiti diversi sulla sua importanza e sulle sue ripercussioni. In questo articolo analizzeremo gli aspetti più rilevanti di Bonaventura Tecchi, dalle sue origini alla sua situazione attuale, con l'obiettivo di fornire una visione ampia e completa di questo argomento che ha catturato l'attenzione di tantissime persone in tutto il mondo.
Tecchi è stato un famoso saggista, esperto germanista e narratore italiano, laureato in lettere all'Università di Roma.
Dopo gli studi classici, nella prima guerra mondiale fu volontario nel 226º reggimento di fanteria della brigata Arezzo. Ebbe il grado di sottotenente, venendo decorato al valore militare. Nell'ottobre '17, durante la battaglia di Caporetto riportò una grave ferita al braccio destro e fu fatto prigioniero, ricoverato nell'ospedale di Rastatt e quindi internato al campo per ufficiali (Offizier Lager) di Celle-Lager, a nord di Hannover, ove condivise la prigionia con Ugo Betti, Carlo Emilio Gadda, Camillo Corsanego ed altri intellettuali. Questa esperienza (rievocata nel libro Baracca 15C del 1961) lo avvicinò alla germanistica e fu decisiva nella scelta di dedicarsi allo studio di questo mondo letterario.
«Addetto al comando di una brigata, durante la controffensiva nemica coadiuvò con energia e coraggio esemplare il comando stesso, esponendosi volontariamente, tra l'infuriare del fuoco nemico, per la buona riuscita delle operazioni. Nei momenti più gravi della lotta, si adoperò con ardire per radunare dispersi, riordinarli e condurli sulla linea di fuoco, affrontando con serena calma e fermezza i più gravi pericoli.» — Flondar-Monfalcone,4-5 giugno 1917
« Il « Bagutta d'argento » è stato concesso all'opera di un altro professore universitario, scrittore fine e delicato, Bonaventura Tecchi »
Bibliografia
Per un rapido profilo letterario di questo autore, può essere utile:
Giorgio Bàrberi Squarotti, Tecchi, Bonaventura, voce del Grande Dizionario Enciclopedico UTET, Volume 12°, Torino, 1962, p. 380. Sul rapporto tra bene e male, una delle tematiche tipiche di Bonaventura Tecchi:
Angelo Mele, Il «demonico» nella narrativa di B. Tecchi, in Nostro Tempo, Anno 15°, N. 6-8, luglio-agosto 1966, pp. 1-7.
Per uno studio critico approfondito:
Nunzio Cossu, Bonaventura Tecchi, in Letteratura italiana - I Contemporanei, volume 2°, Milano, Marzorati, 1973, pp. 1127-1161, seguito da un'ampia bibliografia che dà conto della vastissima produzione critica su questo autore, sia come narratore, sia come germanista;
Giuseppe Fontanelli, L'idillio e il dramma. Tecchi tra ritratto e racconto, Acireale-Roma, Bonanno, 2012, ISBN978-88-7796-715-2.