Nel mondo di Città aperta possiamo trovare un'ampia varietà di situazioni, opinioni ed esperienze che ci portano a interrogarci e riflettere su diversi aspetti della vita. Sia attraverso l'osservazione, la partecipazione o la ricerca, Città aperta ci dà l'opportunità di esplorare nuovi orizzonti e scoprire informazioni preziose che possono arricchire la nostra conoscenza. Nel corso della storia, Città aperta ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo della società e la sua influenza continua ad essere rilevante anche oggi. In questo articolo esploreremo le diverse sfaccettature di Città aperta e analizzeremo il suo impatto sulla società contemporanea.
L'espressione città aperta si riferisce a una città che, per accordo esplicito o tacito tra le parti belligeranti, rinuncia alla difesa armata e ai combattimenti contro le forze nemiche allo scopo di evitarne la distruzione. Lo status viene attribuito tenendo conto del particolare interesse storico o culturale della città, oppure in virtù del consistente numero di civili presenti nella popolazione.
L'accesso del nemico alla città dichiarata "aperta" non deve incontrare resistenza; secondo il diritto bellico internazionale, infatti, "aperta" significa "aperta all'occupazione da parte del nemico".
Lo statuto conferito alle città aperte non è tuttavia inviolabile, e una dichiarazione unilaterale può non essere riconosciuta dal nemico, se chi fa la dichiarazione non si comporta di conseguenza. Più volte durante la seconda guerra mondiale alcune città dichiarate aperte furono bombardate. La dichiarazione di "città aperta" riguardante Roma del 14 agosto 1943 fu unilaterale e non venne riconosciuta dagli Alleati, nonostante la presenza del Vaticano, che poteva conferire alla capitale italiana il privilegio di "città santa", perché i tedeschi opposero resistenza fino all'ultimo all'ingresso di truppe nemiche nella città stessa. Di conseguenza, gli Alleati bombardarono Roma altre 51 volte dopo il 14 agosto, fino al 4 giugno 1944.
Ben diverso fu il caso di Belgrado, che fu bombardata il 6 aprile 1941 dalla Luftwaffe, nonostante l'avvenuta dichiarazione di città aperta fosse stata seguita dall'evacuazione della città da parte dell'esercito jugoslavo.
Tra le città dichiarate aperte durante la seconda guerra mondiale ricordiamo: