Dietmar Seyferth
Nel campo di Dietmar Seyferth c’è un crescente interesse nel comprendere il suo impatto su vari aspetti della società. Dalla sua influenza sull’economia ai suoi effetti sulla salute e sul benessere, Dietmar Seyferth gioca un ruolo cruciale nella nostra vita quotidiana. Con l'avanzamento della tecnologia e della globalizzazione, l'importanza di comprendere e analizzare Dietmar Seyferth diventa sempre più rilevante. In questo articolo esploreremo diverse prospettive e approcci su Dietmar Seyferth, coprendo tutto, dalle sue origini alle sue implicazioni future. Inoltre, esamineremo recenti ricerche e opinioni di esperti del settore, con l'obiettivo di far luce su questo argomento diverso e complesso.
Dietmar Seyferth (Chemnitz, 11 gennaio 1929 – Lexington (Massachusetts), 6 giugno 2020) è stato un chimico tedesco naturalizzato statunitense, noto per i suoi studi sulla chimica metallorganica e per aver fondato la rivista accademica Organometallics.
Biografia
Seyferth nacque a Chemnitz, in Sassonia. Nel 1933 emigrò con la famiglia negli Stati Uniti, dove si laureò con lode nel 1951 all'Università di Buffalo. Ottenne quindi il dottorato all'Università di Harvard nel 1955 con una tesi sulla chimica dei gruppi principali sotto la guida di Eugene G. Rochow. Nel periodo 1954/55 lavorò presso l'Università tecnica di Monaco con Ernst Otto Fischer. Dopo un breve periodo come ricercatore chimico presso il produttore di silicone Dow Corning, nel 1957 entrò al Massachusetts Institute of Technology (MIT), dove compì tutta la sua carriera accademica, diventando assistente nel 1959, professore associato nel 1962 e professore nel 1965. Nel 1999 andò in pensione diventando professore emerito, ma continuò per molti anni la sua attività di ricerca e insegnamento al MIT. Seyferth morì nel 2020 per complicazioni dovute all'epidemia di COVID-19. Il suo nome è ricordato nella omologazione di Seyferth-Gilbert.
Contributi
Seyferth si è occupato di composti organometallici, in particolare contenenti litio, fosforo, mercurio, silicio, zolfo, cobalto e ferro. Le sue ricerche sono documentate da più di 500 pubblicazioni. Nel 1982 fondò la rivista accademica Organometallics, e la diresse fino al 2010.
Riconoscimenti
Tra i principali riconoscimenti ottenuti:
- 1977 membro della Accademia Cesarea Leopoldina
- 1995 membro della American Academy of Arts and Sciences
- 2001 membro della Accademia nazionale delle scienze (Stati Uniti d'America)
Note
Bibliografia
- Boston Globe, Dietmar Seyferth, su legacy.com, Legacy, 2020. URL consultato il 2 ottobre 2022.
- D. Doughty, Dietmar Seyferth, professor emeritus of chemistry, dies at 91, su chemistry.mit.edu, MIT Department of Chemistry, 2020. URL consultato il 30 settembre 2022. con fotografia
- N.N., List of Members - Prof. Dr. Dietmar Seyferth, su Leopoldina, Deutsche Akademie der Naturforscher Leopoldina – Nationale Akademie der Wissenschaften, 2022. URL consultato il 30 settembre 2022. con fotografia
- (EN) K. Gingold, E. G. Rochow, D. Seyferth, A. C. Smith Jr. e R. West, Ionization of Organometallic Halides, in J. Am. Chem. Soc., vol. 74, n. 24, 1952, pp. 6306, DOI:10.1021/ja01144a532.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 23442500 · ISNI (EN) 0000 0001 1045 6480 · LCCN (EN) n80086552 · GND (DE) 1099819121 · J9U (EN, HE) 987007338094905171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80086552 |
|---|
