In questo articolo ci addentreremo nell'affascinante mondo di Donato Acciaiuoli, esplorandone le molteplici sfaccettature e il suo impatto su vari ambiti della vita quotidiana. In questa direzione analizzeremo sia la sua origine che la sua evoluzione nel tempo, esaminando nel dettaglio la sua influenza sulla società attuale. Inoltre, tratteremo diverse prospettive e opinioni di esperti su Donato Acciaiuoli, con l'obiettivo di offrire una visione esaustiva e completa di questo entusiasmante argomento. Dalla sua rilevanza nella scienza, nella cultura e nella tecnologia, al suo impatto sulla nostra vita quotidiana, affronteremo Donato Acciaiuoli da diverse angolazioni, con lo scopo di arricchire la conoscenza e la comprensione dei nostri lettori su questo argomento estremamente importante.
Donato Acciaiuoli o Acciaioli (Firenze, 15 marzo 1429 – Milano, 28 agosto 1478) è stato uno scrittore, politico e umanista italiano, della celebre famiglia fiorentina degli Acciaiuoli, figlio di Neri e fratello di Pietro.
Dopo aver brillantemente appreso la lingua greca, il latino e gli studi matematici quale allievo prediletto dell'Argiropulo, si dedicò alla traduzione di opere classiche dal greco al latino, come alcune delle Vite di Plutarco, e alla stesura di opere originali, soprattutto di carattere storico e filosofico, come i Commentari all'Etica di Aristotele, o le biografie di Carlo Magno, di Annibale, di Scipione l'Africano.
Ricoprì anche incarichi politici per la città di Firenze: Consigliere e Maestro di Palazzo del Re di Francia nel 1461 e nel 1478, Vicario di Poppi e del Casentino (1462), Priore di Libertà nel 1463, commissario a Pistoia (1464), capitano a Volterra (1469 e 1477), podestà a Montepulciano (1470), nonché responsabile di alcune ambascerie di successo (a Milano nel 1467, presso la Santa sede nel 1470, 1471, 1476 e 1478, a Siena nel 1471) fino all'elezione a gonfaloniere della città nel 1473 e in seguito a podestà di Pisa nel 1476. Morì a Milano il 28 agosto 1478, mentre si recava a Parigi per chiedere l'aiuto di re Luigi XI di Francia per i fiorentini contro il papa Sisto IV, responsabile della congiura dei Pazzi.
Le sue spoglie furono riportate in città e inumate nella Certosa di Firenze, luogo di sepoltura di famiglia.
Nel 1461 Donato sposò Marietta Pazzi, dalla quale ebbe due figli:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 56592841 · ISNI (EN) 0000 0001 2133 952X · SBN SBLV157380 · BAV 495/6371 · CERL cnp01879212 · LCCN (EN) n81133965 · GND (DE) 102433402 · BNE (ES) XX4679475 (data) · BNF (FR) cb12001231h (data) · J9U (EN, HE) 987007271840005171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n81133965 |
---|