Eligio Pometta

Nel mondo di oggi, Eligio Pometta è un argomento che ha suscitato grande interesse e dibattito in vari ambiti della società. Dal suo impatto sull’economia alla sua influenza sulla cultura popolare, Eligio Pometta è diventato un punto centrale di discussione. Mentre entriamo nel 21° secolo, è fondamentale comprendere e analizzare il ruolo di Eligio Pometta nelle nostre vite, sia individualmente che collettivamente. Questo articolo esplora le varie sfaccettature e prospettive relative a Eligio Pometta, affrontandone la rilevanza e la portata nel mondo di oggi.

Eligio Pometta (Cerentino, 27 settembre 1865Bellinzona, 2 luglio 1950) è stato un giornalista, politico e storico svizzero-italiano, esponente del partito conservatore ticinese, deputato al Gran Consiglio ticinese.

Figlio di Angelo, medico condotto, sindaco di Broglio e deputato al Gran Consiglio ticinese, e di Leopoldina Capponi di Cerentino. Frequentò un collegio a Cremona e finì la maturità in un altro collegio a Caprino Bergamasco, poi continuò gli studi alle università di Monaco di Baviera e Berna, anche se non ottenne la laurea.

Nel biennio 1889 - 1890 fu segretario del Consiglio di Stato della Repubblica e Cantone Ticino e capo della cancelleria; successivamente si impegnò come giornalista, prima nel giornale di partito "La Libertà", poi ne "La Voce del Popolo".

Nel 1909 fu chiamato alla direzione di "Popolo e Libertà", insieme a Giuseppe Cattori, carica che lasciò il 2 maggio 1911. Negli stessi anni fu deputato al Gran Consiglio..

Opere

  • Traduzione in italiano de I monumenti artistici del Medio Evo nel Cantone Ticino di Johann Rudolf Rahn, con prefazione del consigliere di Stato Giorgio Casella, Salvioni, Bellinzona 1894, ristampa 1976.
  • Come il Ticino venne in potere degli Svizzeri, III, Tipografi già Colombi, Bellinzona 1912-1916.
  • Moti di libertà nelle terre ticinesi prima della loro venuta in potere degli Svizzeri con prefazione di Francesco Chiesa, Salvioni, Bellinzona 1918.
  • Moti di libertà in Italia, nel Ticino e oltre Gottardo, Salvioni, Bellinzona 1924.
  • Il cantone Ticino e l'Austria negli anni 1854-55, I vol; 1848-1849, II volume, Sanvito, Lugano 1927-1928.
  • Epistolario d'Alberti-Usteri dal 1813 al 1822, III vol., Leins & Vescovi, Bellinzona 1927-1928.
  • La guerra di Giornico e le sue conseguenze, Grassi & Co, Bellinzona 1928.
  • Saggi di storia ticinese dall'epoca romana alla fine del Medio Evo, II volumi, Grassi & Co, Bellinzona 1930.
  • Come il Ticino divenne e si conservò svizzero, La Scuola, Bellinzona 1933.
  • Breve storia di un popolo limitaneo, Società palatina per la propaganda e la difesa della lingua e della cultura italiana, Milano 1934.
  • Storia del Cantone Ticino, in collaborazione coll'avvocato Giulio Rossi, Tipografia Editrice, Lugano 1942; seconda edizione, Armando Dadò Editore, Locarno 1980.
  • Storia di Lugano, in collaborazione con Virgilio Chiesa, Tipografia Editrice, Lugano 1942.
  • Pagine di storia ticinese nel periodo eroico - Il blocco austriaco (1853-54), Milano 1943.

Note

  1. ^ Lepori, Panzera, 1989, 60-64.

Bibliografia

  • Fernando Zappa, Necrologio, in «Risveglio», luglio 1950.
  • Romano Broggini, Presentazione alla ristampa di Storia del Cantone Ticino (dattiloscritto), biblioteca cantonale di Lugano, Lugano 1980.
  • Giuseppe Martinola, Prefazione alla ristampa di Storia del Cantone Ticino Armando Dadò Editore, locarno 1980.
  • Emilio Pometta, Inventario del fondo dell'archivio Pometta entrato nell'archivio cantonale, in «Bollettino Storico della Svizzera Italiana», XCVI, IV, Bellinzona 1984.
  • Pierre Codiroli, L'ombra del duce, Franco Angeli, Milano 1988.
  • Giuseppe Martinola, La polemica Pometta-Meyer, in BSSI, CI, fascicolo II/III, Bellinzona 1989.
  • Alberto Lepori, Fabrizio Panzera (a cura di), Uomini Nostri, Trenta biografie di uomini politici, Armando Dadò Editore, Locarno 1989.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN76703362 · ISNI (EN0000 0000 7819 1610 · LCCN (ENn82127825 · GND (DE101726774X · J9U (ENHE987007356985805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82127825