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Emilio de' Cavalieri (Roma, 1550 – Roma, 11 marzo 1602) è stato un compositore e organista italiano.
Nacque in una nobile famiglia romana, figlio di Tommaso de' Cavalieri, amico di Michelangelo e da questi amato.
Visse a lungo a Firenze presso la corte di Ferdinando I de' Medici, cardinale e poi Granduca di Toscana ottenendo dal 3 settembre 1588 l'incarico di maestro di musica nella Basilica. A lungo assiduo frequentatore della Camerata de' Bardi – l'Accademia fiorentina del conte Giovanni de' Bardi – fu compositore di oratori, lamentazioni e madrigali, organista e insegnante di canto, ma anche ballerino, coreografo e amministratore. Molto probabilmente fu tra i partecipanti alla rappresentazione fiorentina del 1600 della Euridice di Jacopo Peri, ritenuta una fra le più antiche – se non la più antica in assoluto – opere in musica giunte compiutamente fino ai tempi attuali.
Con la sua opera – assieme a quella di altri compositori quali Jacopo Peri e Giulio Caccini, con i quali collaborò – vennero gettate le basi del teatro musicale che condurrà dapprima alla formula del recitar cantando e quindi al melodramma.
Responsabile della musica presso la corte medicea, Cavalieri sovrintese (1589) alla realizzazione degli Intermedi per La Pellegrina dirigendone l'esecuzione e contribuendo alla composizione del finale del sesto intermedio.
Rientrato a Roma, fu nominato dal granduca Ferdinando Direttore della musica. Nella capitale organizzò la vita culturale portando avanti – ultima decade del XVI secolo – l'Oratorio del Crocifisso; fu proprio in quel contesto che presentò la sua Rappresentatione di Anima et Corpo (1600), non solo la sua opera più famosa, ma uno dei punti saldi della produzione rappresentativo-musicale di tutto il secolo.
Rappresentatione di Anima, et di Corpo ha avuto la prima al Festival di Salisburgo nel 1968 con José van Dam ed è rimasta in cartellone fino al 1973.
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