Al giorno d'oggi, Fondazione Luigi Einaudi (Torino) è un argomento che ha catturato l'attenzione di molte persone in tutto il mondo. Con un impatto significativo su vari ambiti della vita, Fondazione Luigi Einaudi (Torino) ha generato un dibattito senza precedenti, attirando sostenitori e critici. Mentre Fondazione Luigi Einaudi (Torino) continua a incombere nella coscienza collettiva, la sua influenza si estende a molteplici settori, dalla politica all’intrattenimento, dalla tecnologia alla società in generale. In questo articolo esploreremo i vari aspetti di Fondazione Luigi Einaudi (Torino), esaminandone l'attuale rilevanza e il potenziale impatto futuro.
Fondazione Luigi Einaudi (Torino) | |
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Facciata di Palazzo d'Azeglio, sede della Fondazione | |
Tipo | ONLUS |
Fondazione | 1964 |
Sede centrale | Torino |
Indirizzo | Via Principe Amedeo 34 10123 Torino |
Sito web | |
La Fondazione Luigi Einaudi è una fondazione culturale italiana, con sede a Torino, a Palazzo d’Azeglio, nata nel 1964 per volontà degli eredi di Luigi Einaudi, di enti pubblici, di istituti bancari e società torinesi e ha come scopo la promozione delle scienze sociali, economiche, storiche e politologiche. Nel 1966 ottiene il riconoscimento giuridico con il DPR 1.3.1966
Istituita nel 1964 con la donazione da parte della famiglia Einaudi della biblioteca dell’insigne economista e per iniziativa della Provincia e del Comune di Torino, della Cassa di Risparmio di Torino, dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino e della FIAT, fu successivamente riconosciuta con D.P.R. n. 94 del 1.3.1966. Dopo alcuni anni di sedi provvisorie, Gianni Agnelli offrì Palazzo d’Azeglio, che dal 1970 ospita la Fondazione. Il Comitato scientifico ha accolto tra i suoi membri: Carlo M. Cipolla, Luigi Firpo, Augusto Graziani, Franco Momigliano, Siro Lombardini, Claudio Napoleoni, Alessandro Passerin d'Entrèves, Rosario Romeo, Piero Sraffa, Leo Valiani e Franco Venturi.
L’intendimento è stato quello di creare un’istituzione culturale in grado di valorizzare il grande patrimonio culturale nell’ambito delle scienze socio-economiche, costituito dalla biblioteca (70.000 monografie) e dall’archivio di Luigi Einaudi. L’obiettivo è stato quello di utilizzare tale patrimonio iniziale per favorire lo sviluppo degli studi economici, storico-economici, politologici e sociali.
Fin dall’inizio, la Fondazione Einaudi ha destinato ingenti risorse finanziarie per sostenere la formazione post-universitaria di generazioni di giovani studiosi con borse di studio annuali rinnovabili e con contributi di ricerca.
Comprendono tre collane e, dal 1967 al 2016, gli «Annali». Dal 2017 la rivista ha cambiato titolo in «Annals of the Fondazione Luigi Einaudi» rinnovandosi radicalmente, è pubblicata in lingua inglese e il suo scopo è quello di agevolare la comunicazione e incoraggiare un fertile scambio di idee tra studiosi impegnati nella ricerca in ambito storico, economico, politologico e più in generale nelle scienze sociali.
Negli anni la Fondazione ha ideato importanti convegni internazionali:
I rapporti con Cornell University, Colegio de México, Fondation Maison des sciences de l’homme ed Escuela Española de Historia y Arquelogía del CSIC hanno dato alla Fondazione un respiro internazionale, favorendo nel corso degli anni proficui scambi culturali.
Edizione nazionale degli scritti di Luigi Einaudi: un progetto, istituito con Decreto n. 520/2016 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che comprende una raccolta, secondo rigorosi criteri filologici, degli scritti più significativi dell’imponente produzione scientifica e pubblicistica dell’economista, statista e formatore dell’opinione pubblica.
Nata con i 70.000 volumi e opuscoli appartenuti a Luigi Einaudi, nel corso degli anni la Biblioteca ha continuato ad accrescersi, fino ad arrivare a possedere oggi oltre 270.000 monografie, con alcune sezioni uniche in Italia (il fondo di oltre 18.000 volumi sull’America Latina, il fondo di storia del Piemonte, la raccolta di tutte le collane pubblicate dalla casa editrice Einaudi, dall’inizio dell’attività, nel 1933, a oggi). In particolare, custodisce la collezione di circa 7.000 libri antichi e rari di Luigi Einaudi, una delle raccolte più pregiate al mondo di opere di economisti, quasi sempre rappresentati nelle loro prime edizioni. L’emeroteca custodisce oltre 3.800 periodici italiani e stranieri, tra quelli in corso, terminati e non continuati. Conserva e prosegue l’acquisto di diverse collezioni di riviste sin dalla loro nascita, alcune delle quali con oltre cento anni di vita.
Dopo l’acquisizione iniziale nel 1968 dei documenti appartenuti a Luigi Einaudi e di Paolo Thaon di Revel, negli anni successivi l’Archivio è cresciuto (oggi custodisce oltre 400.000 unità) grazie alle acquisizioni delle carte di Manlio Brosio, Giovanni Busino, Attilio Cabiati, Mario Einaudi, Alberto Geisser, Roberto Michels, Augusto Monti, Francesco Saverio Nitti, Gian Lupo Osti, Luca Pietromarchi, Giuseppe Prato, Franco Reviglio, Agostino Rocca, Ruggiero Romano, Franco Venturi, oltre a un fondo di carte miscellanee
Controllo di autorità | VIAF (EN) 132070792 · ISNI (EN) 0000 0000 9044 9290 · SBN CFIV003229 · LCCN (EN) n80040751 · GND (DE) 1025161-3 · BNF (FR) cb11869531r (data) · J9U (EN, HE) 987007261240505171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80040751 |
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