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Francesco de' Vieri, detto Verino secondo (Firenze, 1524 – 1591), è stato un filosofo ed ermetista italiano di ispirazione platonica.
Di famiglia nobile, era nipote di Francesco de' Vieri detto Verino primo. Allo Studio di Pisa fu professore di logica e poi, dal 1559 al 1590, di filosofia.
Come l'avo fu molto attivo nell'Accademia fiorentina.
Alchimista di corte presso Francesco I de' Medici, era contestato dai colleghi per aver caldeggiato la rifondazione di una nuova accademia platonica improntata a Giovanni Pico della Mirandola, in un'ottica di conciliazione di Platone con l'aristotelismo; suo principale avversario era Girolamo Borro.
Tra le altre opere scrisse un trattato di astronomia e meteorologia Sulle meteore, termine con cui allora si intendevano i fenomeni atmosferici sublunari, commentario alla Meteorologica aristotelica.
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