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In italiano, G dolce è l'espressione usata per indicare il suono affricato postalveolare sonoro /ʤ/, rappresentato, a seconda dei casi, con G oppure GI, in opposizione alla cosiddetta G dura avente, rispetto a questa, un comportamento praticamente complementare.
La G dolce è a tutti gli effetti uno dei 30 fonemi del sistema fonologico italiano, che per ragioni storico-linguistiche non ha trovato nell'evoluzione grafica dell'alfabeto latino una collocazione letterale specifica, dovendo così convivere in uno statuto grafico complementare con la "g dura"; questo ha fatto sì che pur avendo fonologicamente un valore distintivo all'interno della lingua italiana, non tutti gli italofoni abbiano coscienza della sua autonoma esistenza.
La G dolce viene rappresentata in italiano attraverso due grafie complementari:
Le stesse regole valgono anche nel caso in cui la "G dolce" venga geminata (), ovvero gg davanti a -I ed -E, e ggi davanti a -A, -O e -U.
Negli incontri di tipo -gi + vocale può talvolta capitare che la pronuncia sia realmente /-'ʤi+ vocale /: in questi casi la "i" non è più un semplice diacritico, ma una lettera con valore fonologico. Ciò si verifica particolarmente quando su di essa cade l'accento tonico della parola; esempi: gaggìa, nostalgìa, e l'acronimo GIA.