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Giuseppe Grandi (Ganna, 17 ottobre 1843 – Ganna, 30 novembre 1894) è stato uno scultore italiano.
Segue gli insegnamenti di Vincenzo Vela all'Accademia Albertina di Torino. Nel 1866 vince il concorso Canonica con una scultura dedicata a Ulisse ed inizia a lavorare con lo scultore verista Tabacchi a Torino.
Dopo il periodo torinese, rientrato a Milano, entra a far parte del gruppo di artisti della Scapigliatura lombarda. Amico di Tranquillo Cremona e di Daniele Ranzoni, assume con loro posizioni di rinnovamento antiaccademico e condivide le comuni ricerche luministiche. Dimenticando la levigatezza neoclassica ed il nitore dell'arte romantica cerca effetti di luminismo pittorico nella scultura. Giunge così ad elaborare la propria modellazione scultorea, dai modi vibranti e vivaci.
Uno dei primi esempi è il monumento a Cesare Beccaria del 1871. Altre opere notevoli sotto questo aspetto sono il Paggio di Lara (1873) e, soprattutto, il Maresciallo Ney (1874) nella quale opera si rivela libero da ogni romanticismo retorico.
Nel 1881 partecipa al concorso pubblico indetto per il Monumento alle Cinque Giornate di Milano in piazza di Porta Vittoria. Il suo bozzetto risulterà vincente e per tredici anni l'artista lavorerà intensamente a questo che risulterà il suo capolavoro: compone, modella, assiste alle fusioni. Giunge persino a crearsi un piccolo serraglio di animali dai quali trarre modelli per le sculture che compongono l'opera. A rappresentare ognuna delle cinque giornate vengono scelte, come modelle, cinque ragazze di estrazione popolare.
La morte lo coglie il 30 novembre 1894, prima di poter vedere inaugurata la sua opera.
La città di Milano gli ha dedicato una piazza.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 59996395 · ISNI (EN) 0000 0000 6683 376X · BAV 495/360434 · Europeana agent/base/22153 · ULAN (EN) 500001863 · LCCN (EN) nr96038596 · GND (DE) 123663733 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr96038596 |
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