Nel mondo di oggi, Grandi Stazioni è diventato un argomento di grande rilevanza e interesse per un'ampia gamma di persone. Che sia per il suo impatto sulla società, la sua rilevanza nella storia, la sua importanza nel campo scientifico o la sua influenza sulla cultura, Grandi Stazioni ha catturato l'attenzione di accademici, scienziati, appassionati e curiosi. In questo articolo esploreremo diversi aspetti di Grandi Stazioni, dalle sue origini al suo impatto oggi, analizzandone le implicazioni e la rilevanza nel contesto attuale. Inoltre, esamineremo la sua relazione con altri temi e la sua evoluzione nel tempo, con l'obiettivo di fornire una visione completa e arricchente di Grandi Stazioni.
Grandi Stazioni S.p.A. | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 1998 a Roma |
Sede principale | Roma |
Gruppo | Ferrovie dello Stato Italiane |
Persone chiave |
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Settore | Trasporto |
Prodotti | Riqualificazione e gestione delle 14 maggiori stazioni ferroviarie |
Sito web | www.grandistazioni.it/ e www.grandistazioni.it/content/grandiStazioni/en.html |
Grandi Stazioni S.p.A. è stata un'impresa pubblica nata nel 1998 con lo scopo di riqualificare e gestire, anche commercialmente, le 14 maggiori stazioni ferroviarie italiane. Divisa nel settembre 2015 dalle Ferrovie dello Stato Italiane (FS) in tre società (GS Retail, GS Rail, GS Immobiliare); dal giugno 2016 la Retail è controllata al 100% dalla cordata italo-francese Antin-Borletti-Icamap.
La concessione durerà sino al 2040. La Rail e l'Immobiliare restano sotto il controllo di FS.
Preceduta nel 2015 dalla privatizzazione dei 465 negozi di Grandi Stazioni, la società GS Retail è acquisita nel giugno 2016 all'asta per 953 milioni di euro (comprensivi di 193 milioni di debiti) dalla cordata formata dal fondo infrastrutturale francese Antin, dall'imprenditore italiano Maurizio Borletti (con l'11% del capitale) e dal gestore di fondi immobiliari Icamap. La cordata batte tre concorrenti: l'asse Altarea-APG Predica (806 milioni), il fondo USA Lone Star (800 milioni) e Deutsche Asset Management (744,5 milioni).
Dal febbraio 2017, l'amministratore delegato di GS Retail è Alberto Baldan, con alle spalle dieci anni di responsabile di Rinascente. Il piano, basato sul modello testato con il format "Mercato centrale" a Firenze e Roma, è di partire dalla riqualificazione degli spazi circostanti la stazione.
La stazione di Roma Termini è stata il progetto pilota del programma Grandi Stazioni.
Le stazioni gestite dal gruppo sono:
A queste si aggiunge la realizzanda Stazione di Firenze Belfiore, dedicate al sistema dell'alta velocità. Grandi Stazioni lavora anche oltre i confini italiani: nel dicembre 2003, infatti, l'azienda ha ufficializzato il proprio incarico nella Repubblica Ceca per la riqualificazione e gestione di tre importanti scali ferroviari: Praga Centrale, Karlovy Vary e Mariánské Lázně.
Nel settembre 2015 Ferrovie dello Stato decide di dividere gli scali di Grandi Stazioni S.p.A. in tre società: GS Retail (spazi commerciali, deposito bagagli, servizi igienici) che va all'asta; GS Rail (le infrastrutture), che resta a FS; GS Immobiliare, proprietaria degli immobili e che resta sotto il controllo di FS.
Prima di essere ceduta alla cordata italo-francese Antin-Borletti-Icamap, Grandi Stazioni S.p.A. era controllata al 60% da Ferrovie dello Stato e al 40% da Eurostazioni S.p.A.
La società Grandi Stazioni Rail è controllata al 100% da Ferrovie dello Stato. Gestisce le aree ed i sistemi ferroviari delle grandi stazioni italiane.
Controllata da Ferrovie dello Stato al 60% e da Eurostazioni al 40%, è proprietaria e valorizza le proprietà immobiliari delle grandi stazioni italiane.
Grandi Stazioni S.p.A. detiene partecipazioni in diverse società:
Partecipazioni dismesse:
GrandiStazioni S.p.A. ha avuto ricavi operativi nel 2008 per 180,47 milioni di euro, EBIT di 27,23 milioni, utili per 15,02 milioni, partecipazioni per 4,07 milioni che hanno fruttato 2,59 milioni di dividendi, posizione finanziaria netta di 139,64 milioni, debiti per 311,56 milioni, 92,86 milioni di patrimonio netto, 227 dipendenti.
Nel 2009 la società ha avuto ricavi operativi per 183,75 milioni, di cui:
Ebitda di 42,08 milioni, Ebit di 26,55 milioni, utili per 37,45 milioni.[non chiaro]
Sempre nel 2009, la società stava effettuando interventi per un valore totale di 541,2 milioni di euro, di cui 240,6 milioni già investiti. Aveva 235 dipendenti, deteneva immobili e terreni per un valore di 52,92 milioni di euro e aveva debiti per 346,25 milioni.
Immagini delle 14 maggiori stazioni ferroviarie italiane: