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I Cavalieri dello zodiaco | |
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聖闘士星矢 (Seinto Seiya) | |
Lady Isabel tra i Cavalieri di Bronzo e i Cavalieri di Acciaio
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Genere | fantastico, avventura, drammatico, super sentai |
Serie TV anime | |
Regia | Kōzō Morishita (ep. 1-73), Kazuhito Kikuchi (ep. 74-114) |
Produttore | Chiaki Imada, Hiroshi Takeda, Kazuo Yokoyama, Kōzō Morishita, Masayoshi Kawata, Yoshifumi Hatano |
Composizione serie | Takao Koyama (ep. 1-73), Yoshiyuki Suga (ep. 74-114) |
Char. design | Michi Himeno, Shingō Araki |
Musiche | Seiji Yokoyama |
Studio | Toei Animation |
Rete | TV Asahi |
1ª TV | 11 ottobre 1986 – 1º aprile 1989 |
Episodi | 114 (completa) |
Rapporto | 4:3 |
Durata ep. | 24 min |
Rete it. | Odeon TV (ep. 1-52), Italia 7 (ep. 53-114) |
1ª TV it. | 26 marzo 1990 – 11 aprile 1991 |
Episodi it. | 114 (completa) |
Dialoghi it. | Stefano Cerioni |
Studio dopp. it. | Studio P.V. |
Dir. dopp. it. | Enrico Carabelli |
Seguito da | I Cavalieri dello zodiaco - Saint Seiya - Hades |
I Cavalieri dello zodiaco (聖闘士星矢?, Saint Seiya) è una serie televisiva anime tratta dal manga Saint Seiya - I Cavalieri dello zodiaco di Masami Kurumada, prodotta dalla Toei Animation dal 1986 al 1989 per un totale di 114 episodi (inizialmente ne erano previsti 52), coprenti la prima e la seconda parte del manga (Sanctuary e Poseidon) e una saga intermedia (Asgard) creata appositamente per la versione animata, mentre la terza parte del fumetto originale (Hades) è stata trasportata in animazione successivamente, come una trilogia di serie OAV (comprendente in totale trentuno episodi) prodotta fra il 2002 e il 2008. La trama dell'anime contiene alcune divergenze rispetto al manga (solitamente approfondimenti e aggiunte, ma in generale è uguale a quella del manga), ma l'ottimo lavoro di character design compiuto dalla coppia Shingō Araki e Michi Himeno (già noti per Lady Oscar) e l'intensa opera di merchandising legata al lancio della serie ne hanno fatto un grandissimo successo sia in Giappone che all'estero: l'anime è infatti stato tradotto in vari lingue e trasmesso in varie nazioni tra cui Cina, Brasile, Francia, Spagna, Italia, Portogallo e Stati Uniti.
Nel 2015, per commemorare i 30 anni del manga di Kurumada e festeggiare anche il trentennale della serie, TV Asahi ha ritrasmesso l'anime in Giappone dal 1º aprile.
Tra il 2002 e il 2008 Toei Animation ha prodotto una trilogia sequel I Cavalieri dello zodiaco - Saint Seiya - Hades (formata da 31 episodi OAV), pubblicati in DVD in Italia da Yamato Video.
Esistono alcune differenze tra manga e anime: nell'anime sono stati infatti aggiunti personaggi secondari (come i 3 Cavalieri d'acciaio, Docrates, il Maestro dei Ghiacci, Morgana e i suoi 3 Cavalieri) o addirittura un intero arco narrativo, quello di Asgard, creato per dare a Kurumada il tempo di portarsi avanti con il manga, tale arco narrativo è stato creato basandosi sul secondo film L'ardente scontro degli dei il quale a sua volta è stato ideato basandosi su una storia breve presente nel manga chiamata Natassia nel paese del ghiaccio.
L'intera serie è presente solo nella versione anime. La trama della successiva serie di Nettuno ne risulta, dunque, leggermente modificata: nel fumetto Sorrento di Siren si reca in Grecia ed ha uno scontro con Aldebaran del Toro che, per cercare di contrastarlo, si toglie l'udito, differentemente nell'anime è Orion a assordarsi nello stesso modo. Sconfitto Toro va ad uccidere Atena, ma Atena stessa decide di seguirlo nel regno sottomarino; nell'anime è Mizar a cercare la testa di Atena, e Nettuno entra in scena solo alla fine della saga di Asgard, con un colpo di scena che rivela la vera origine dell'Anello del Nibelungo.
In Italia, il primo ciclo di episodi fu trasmesso col titolo I Cavalieri dello zodiaco a partire dal 26 marzo 1990 su Odeon TV. Tuttavia, per ben due volte, la trasmissione fu interrotta all'episodio 52 (mentre Pegasus affronta Ioria di Leo), per poi ricominciare dall'inizio. Gli episodi successivi (comprese anche le saghe di Asgard e Nettuno) vennero acquistati dalla Fininvest, che, dal 6 novembre dello stesso anno, li trasmise su Italia 7 con il titolo Il ritorno dei Cavalieri dello zodiaco. Successivamente, la serie è stata replicata anche su Junior Tv. e su vari canali regionali. Tutte queste trasmissioni avevano alcuni leggeri adattamenti ma erano prive di censure.
Dal gennaio 2001 la serie è stata ritrasmessa su Italia 1, e successivamente replicata su altre reti Mediaset, in versione molto censurata, soprattutto per quanto riguardava le scene più violente. In seguito tra il 2001 e il 2005 l'anime viene trasmesso su Canal Jimmy e su altre reti private, e pubblicato in streaming dal 2022 sul canale Anime Generation di Prime Video con il ripristino delle scene eliminate da Italia 1. Successivamente al 1992, la serie è andata in onda in replica varie volte su Junior Tv, dove venne nuovamente fatta ricominciare da capo una volta giunta all'episodio 52. Solo in seguito, è stata riproposta la trasmissione di tutti gli episodi, già trasmessi da Odeon e seguiti da quelli di Italia 7, con le rispettive sigle italiane; su Italia 7 e JTV, ci furono diverse repliche dell'intera serie. La serie è andata in onda anche su vari canali regionali. Tutte queste trasmissioni avevano alcuni leggeri adattamenti ma erano prive di censure.
Dal gennaio 2001 la serie è stata trasmessa su Italia 1. In seguito tra il 2001 e il 2005 l'anime viene trasmesso anche su Canal Jimmy, sulle syndication K2, su Fox Kids e su GXT. Successivamente al 2010 la serie è stata replicata oltre che su Italia 1, anche su i canali Hiro, Mediaset Extra e varie volte su Italia 2. Nel 2022 approda su ANiME GENERATION, canale tematico italiano interamente dedicato all'animazione giapponese disponibile su Amazon Prime.
Il titolo italiano della serie TV deriva da quello datole in Francia, primo paese ad averla trasmessa al di fuori dall'Asia: Les Chevaliers du Zodiaque, di conseguenza i vari titoli occidentali sono traduzioni di quello francese (Los Caballeros del Zodiaco in Spagna e nei paesi ispano-americani, Os Cavaleiros do Zodíaco in Brasile e Portogallo, Knights of Zodiac nei paesi anglosassoni).
Nel doppiaggio italiano della serie TV molti cambiamenti sono stati apportati rispetto alla versione originale.
Il più tipico e diffuso fra gli anni '80 e '90 è come il cambiamento dei nomi e l'adattamento dei dialoghi per eliminare i riferimenti alle culture non europee, ne sono un esempio il cambio di nome della città dei Cavalieri (da Tokyo a Nuova Luxor) e l'eliminazione dei riferimenti al buddismo connessi al personaggio di Virgo (Shaka) che nella versione italiana diventa "l'uomo più vicino ad Atena", mentre in originale era chiaramente accomunato ad un Bodhisattva, ed era chiamato "l'uomo più vicino a Dio" (o alla natura divina, perché possessore dell'ottavo senso) oppure i cambi di nome dei vari personaggi (eccetto Shiryu il dragone, chiamato Sirio nel doppiaggio italiano), talvolta coincidenti con le loro costellazioni d'appartenenza (da notare che nella versione originale ogni Cavaliere viene sia chiamato col nome della sua costellazione, ma anche con il suo nome proprio).
Altri cambiamenti riguardano il carattere di alcuni personaggi o i rapporti fra di essi: un esempio del primo caso è il Cavaliere d'Oro dei Pesci (che nel doppiaggio italiano non è al corrente dei piani di dominio del Grande Sacerdote e gli obbedisce perché lo ritiene la voce della dea Atena, mentre in originale lo appoggia in quanto sostiene che chi detiene il potere è nel giusto), mentre uno del secondo è invece Kiki (discepolo del Cavaliere dell'Ariete divenuto suo fratello minore del doppiaggio italiano).
La caratteristica principale di quest'adattamento riguarda invece l'aspetto meramente linguistico formale, volto a sottolineare il clima cavalleresco ed epico della narrazione: a differenza della versione originale, i Cavalieri utilizzano un linguaggio molto meno informale, quasi aulico in diverse occasioni, con picchi che si toccano quando i doppiatori italiani prendono in prestito citazioni colte da alcuni noti poeti e scrittori italiani (come ad esempio nell'episodio 11 dove si parla di "spirto guerrier, entro mi rugge", citazione evidente dai sonetti di Ugo Foscolo).
L'adattatore della serie (Stefano Cerioni) ha rivelato che molte libertà artistiche derivarono sia dall'amore del direttore del doppiaggio (Enrico Carabelli) per la poesia, sia dal fatto che il testo dei dialoghi su cui lavoravano era molto lacunoso, mentre il fatto che molti personaggi portino lo stesso nome della loro costellazione è dovuto principalmente all'influenza di Giochi Preziosi, distributore italiano dei giocattoli della serie.
L'uso del termine "Cavalieri" per indicare i guerrieri di Atena non è la traduzione corretta del termine usato da Masami Kurumada nel suo manga: l'autore utilizza il vocabolo seitoshi (sacro guerriero), a cui impone come lettura l'inglese "saint" (Santo) mediante l'uso del furigana. Nell'edizione italiana della serie TV (come negli altri adattamenti occidentali) si scelse di optare per il termine "cavaliere", poiché nell'immaginario collettivo (si pensi al ciclo dei racconti arturiani) i cavalieri medioevali erano guerrieri in armatura che combattevano per la giustizia, uomini votati agli ideali come i sacri guerrieri di Atena (interessante in quest'ottica fu l'adattamento usato nella prima edizione italiana del manga che adattò il termine in Santo Cavaliere).
Similmente il termine usato per riferirsi alle armature dei Saint in originale è "Cloth" (veste in inglese), il quale è però a sua volta il rubi degli ideogrammi per "Sacra veste". Nell'adattamento italiano esse vengono semplicemente chiamate "Armatura" o "Sacra armatura", ma talvolta vengono indicate con le "Vestigia" o le "Sacre Vestigia", termine che in italiano corrente ha il significato di reperti, resti o anche tracce. Il termine plurale corretto per armatura (seppur desueto) è invece vestigie/vestigi. Scelte simili sono state compiute in seguito per i Cavalieri di Asgard (God Warrior) e i Generali dei Mari di Nettuno (Marina) con le loro "god robe" e le "scale", mentre i sottotitoli dei DVD Yamato hanno usato la traduzione letterale degli ideogrammi (Sacri guerrieri, Sacre vesti, ecc.).
Un altro caso è la traduzione del termine usato per indicare il sacerdote di Atena a capo dei Cavalieri, che nella versione giapponese viene indicato col termine kyoko, che letteralmente vuol dire "Papa". In Italia il termine è stato per lo più adattato con un più generico "Grande Sacerdote", similmente a quanto accaduto in altri paesi di cultura cattolica (in Spagna per esempio è stato usato il termine Gran Patriarca). Nei sottotitoli Yamato si è invece scelto di adattare il termine kyoko con "Pontefice".
I diritti per l'home video della serie animata sono detenuti dalla Yamato Video che, tra il 2001 e il 2003, distribuì le VHS in edicola alla DeAgostini con il titolo I Cavalieri dello Zodiaco - TV Animation. Dal dicembre 2004 iniziò la pubblicazione dei DVD, comprendente sia il doppiaggio italiano sia dei sottotitoli fedeli alla versione originale. I DVD più volte distribuiti nel corso degli anni, sono anche usciti in un box video, contenenti l'intera saga.
Dal 13 dicembre 2016 Yamato Video, tramite Koch Media, ha fatto uscire in Italia un nuovo box DVD dei 114 episodi dell'anime di Saint Seiya distribuito in tre cofanetti denominati Le dodici case, Asgard e Nettuno. Da marzo 2024 la stessa Yamato Video immette sul mercato i Blu-ray in tre cofanetti con uscita periodica, iniziando coi primi 35 episodi nel primo box, cui seguiranno da fine maggio 2024 gli altri episodi dei Cavalieri d'oro fino all'episodio 73 nel secondo box.
L'intera serie di 114 episodi uscì negli anni 80 in Giappone in formato VHS, venduti poi in tutto il mondo; per poi essere riproposta anni dopo in formato DVD insieme ai 31 episodi della saga di Hades, più volte pubblicati negli anni, e anch'essi usciti in tutto il mondo. Il 20 giugno 2014 e il 2 settembre 2014 vengono lanciati in Giappone due BOX Blu-Ray, contenenti tutti i 114 episodi della serie classica, restaurati in alta definizione video e audio, è con numerosi Extra.
In Giappone sono stati pubblicati ben 12 CD musicali diversi contenenti le musiche e canzoni dell'anime classico di Saint Seiya.
I primi quattro film ebbero due sigle, mentre il quinto (Le porte del paradiso) possiede solo quella di chiusura (Never dei Make-Up).
Nelle repliche del 2008 Italia 1 ritrasmise dapprima alcune puntate della serie classica con la prima sigla storica di Massimo Dorati, ma col patchwork della sigla di Vanni prima della messa in onda degli OAV di Hades. Nella trasmissione su Mediaset Extra sono state utilizzate tre sigle totali. Agli episodi con censure minori è stata applicata come opening la sigla di Vanni del 2000 in una versione abbreviata ad un minuto, mentre come ending sono state utilizzate a volte quella di Vanni in versione più lunga e altre volte Pegasus Fantasy in italiano (quest'ultima però più raramente). Gli episodi con più censure hanno avuto invece la prima sigla di Dorati (versione 2008) sia come opening che come ending.
La serie viene considerata uno dei grandissimi successi anime degli anni '80, difatti vinse anche nel 1987 il prestigioso premio dell'Animage Anime Grand Prix, dopo solo pochi episodi trasmessi. In un sondaggio effettuato dall'emittente giapponese TV Asahi nel 2006 in Giappone, l'anime si è posizionato al 25º posto come popolarità e apprezzamento fra tutti gli anime di sempre. Numerosissimi sono i vari prodotti di merchandising dedicati a questo anime, usciti nel corso degli anni sia in Giappone che in vari stati del mondo come Brasile, Cina, Francia, Spagna, Portogallo, Italia, ecc
La serie ha avuto dedicati articoli e riconoscimenti sulle più famose riviste (giapponesi ed estere) specializzate nel settore manga/anime. Nel libro The Anime Encyclopedia: A Guide to Japanese Animation Since 1917, considerato la Bibbia delle guide americane sull'animazione giapponese, gli autori Jonathan Clements and Helen McCarthy dedicano un intero capitolo alla serie lodando in particolar modo le tecniche (definite "magiche") della coppia Araki e Himeno nell'animazione e i disegni, la splendida colonna sonora e le invenzioni registiche che, facendo terminare l'episodio su un punto culmine, catturano lo spettatore. Stigmatizzano, tuttavia, l'immagine che la serie dà di far combattere uomini adulti con ragazzini.
Nella classifica NHK: “Best Anime 100”, atto a celebrare un secolo di animazione giapponese, i Giapponesi hanno votato l'anime classico di Saint Seiya (1986) facendolo piazzare al 123º posto tra le oltre 5000 animazioni Giapponesi prodotte nel primo secolo, risultando quindi il 123° anime di tutti i tempi preferito dai fan Giapponesi.
Nel corso degli anni l'anime ha prodotto numerosissimi prodotti di merchandising, fra cui card, action figure raffiguranti i vari personaggi, videogiochi, prodotti per la scuola, magliette, cappelli, orologi, ecc, commercializzati sia in patria che all'estero.
Famosa è la prima linea di numerosi giocattoli action figure arrivata anche nei negozi in Italia sotto il marchio Giochi Preziosi negli anni '90 (i cosiddetti die-cast).
A partire dagli anni 2000 sono state prodotte in Giappone da parte di Bandai varie linee di action figure ispirate a vari personaggi della serie animata. La linea più famosa è quella dei Myth Cloth, la quale comprende varie versioni dei cinque protagonisti e dei loro avversari principali (i Cavalieri d'Oro, quelli d'Argento Generali degli Abissi e i Cavalieri di Asgard) e delle varie divinità. Ad essa si sono affiancate nel 2016 in Giappone la linea di action figure in versione Super Deformer riguardanti i personaggi della serie animata (rinominata Saint Seiya Daizenshu) e una nuova linea di action figures chiamataSaint Seiya Revival del 2019. Ad esse si aggiungono una linea di action figure con accessori (Saint Seiya D.D. Panoramation). Nel 2021 saranno rilasciati i Funko Pop dei cinque protagonisti.
Nel 2011 in Giappone sono state prodotte anche due serie di pachinko ispirati alle battaglie dell'arco delle Dodici Case, contenenti sequenze del cartone ridisegnate dall'Araki Production. Nel 2013 e poi anche nel 2015 sono state prodotte una seconda e terza serie di pachislot relativi sempre alla serie classica anni '80.
In Francia furono pubblicati sulla rivista per ragazzi Dorothee Magazine gli anime comics della serie classica e dei primi quattro film. Alcuni furono pubblicati anche in volume.
Sulla serie classica dei Cavalieri dello Zodiaco nel corso degli anni sono stati prodotti numerosi videogiochi, tra cui:
Una serie in CGI remake della serie anni 80 è prodotta e distribuita al livello internazionale dal 2019 sulla piattaforma in streaming di Netflix ed è intitolata Saint Seiya - I Cavalieri dello zodiaco. La prima stagione è andata in onda su Netflix, dalla seconda stagione sulla piattaforma Crunchyroll.
Vari sono gli artbook usciti nel corso degli anni relativi a questa serie animata: