In questo articolo esploreremo in modo approfondito Institute for Historical Review, un argomento che ha catturato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Fin dalla sua nascita, Institute for Historical Review ha generato dibattiti, controversie e grande interesse in vari campi, sia nella scienza, nella cultura, nella politica o nella società in generale. Nel corso degli anni, Institute for Historical Review si è evoluto e ha influenzato la vita delle persone in modi diversi, diventando un fenomeno che merita di essere analizzato e compreso a fondo. In questa ricerca analizzeremo le diverse sfaccettature e prospettive di Institute for Historical Review, con l’obiettivo di fare luce su questo argomento così attuale oggi.
L'Institute for Historical Review (IHR), fondato da Willis Carto e David McCalden nel 1978, è un'organizzazione statunitense di natura negazionista e antisemita.
Si autodefinisce un centro culturale di pubblico interesse, di ricerca e di pubblicazione col fine di promuovere una maggiore consapevolezza pubblica della storia. Tuttavia essa è universalmente riconosciuta come neonazista, negazionista e antisemita. La CNN ha definito l'IHR "la principale organizzazione negazionista del mondo". L'IHR pubblica una rivista e organizza congressi internazionali.
L'Istituto ha anche compilato 66 domande con risposta su varie tematiche dell'Olocausto, volte a smentirlo o ridurlo.
L'istituto offrì una ricompensa di 50.000 dollari a chi avesse provato che gli ebrei furono vittime nei campi di sterminio, uccise con le camere a gas. Mel Mermelstein fornì tali prove ma l'istituto si rifiutò di versare la ricompensa promessa. Ne seguì un processo e il giudice Robert Wenke della Corte Superiore confermò che l'impegno doveva essere mantenuto e, implicitamente, che l'Olocausto è un fatto legalmente incontestabile, sconfessando le premesse negazioniste dell'istituto.
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