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Látrabjarg è l'estremità più occidentale dell'isola dell'Islanda ed è anche il punto più occidentale dell'Europa[senza fonte]. Sul lato sud è formata da una scogliera che passa dai 60 m s.l.m. a ovest fino a 441 m s.l.m. circa 5 km più a est.
Il nome con il quale è nota attualmente deriva da una delle tre proprietà agricole che si spartiscono da secoli tale penisola.
Sul capo Bjargtangar sorge un faro costruito nel 1913 e poi ricostruito nel 1948; è alto 6 metri e situato a 24°31'44" ovest e 65°30'11" nord (valori indicati sulla targa del faro) a 60 m s.l.m..
Il faro è raggiungibile con una strada sterrata (n.612) di 45 km (dal bivio con la n.62 che collega Patreksfjörður).
Látrabjarg è nota per le colonie di uccelli marini che vi covano in estate: pulcinella di mare, fulmari, urie (Uria aalge aalge, compresa la variazione "dalle redini") e gazze marine. Si possono osservare pure la volpe polare e foche. I pascoli sono frequentati in estate da pecore con i loro agnelli (solitamente due agnelli per pecora, a volte due o più pecore pascolano insieme con i loro agnelli).
Le pulcinella di mare sono molto frequenti nei pressi del faro, mentre nelle parti alti della scogliera più alta (441 m) si osservano prevalentemente fulmari.
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