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Légion étrangère | |
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Bandiere e granata a sette fiamme della Legione straniera | |
Descrizione generale | |
Attiva | 10 marzo 1831 – oggi |
Nazione | Francia |
Servizio | Armée de terre |
Tipo | cavalleria, fanteria, genio, paracadutisti |
Ruolo | truppa di combattimento interarmi |
Dimensione | 7 699 legionari |
COMLE | Aubagne (PACA) |
Tenuta del legionario | képi bianco, cravatta verde, basco verde, spallette da tradizione, plis Légion, fascia blu, tenuta da pionieri |
Motto | Honneur et Fidélité Legio Patria Nostra Légionnaire d’un jour, légionnaire toujours (massima) |
Colori | verde e rosso |
Marcia | Le Boudin |
Battaglie/guerre |
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Missioni di peacekeeping | Opération Turquoise |
Anniversari | 30 aprile Natale |
Sito internet | legion-etrangere.com |
Parte di | |
Armée de terre | |
Reggimenti e unità | |
I reggimenti e le unità di base: Le Commandement de la Légion étrangère (COMLE) | |
Comandanti | |
Comandante attuale | Général de division Jean Maurin |
Degni di nota | Général Paul-Frédéric Rollet |
Simboli | |
La bandiera della Legione | |
http://www.legion-etrangere.com | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
La Legione straniera francese (in francese Légion étrangère) è un corpo militare d'élite dell'esercito francese strutturato su 11 reggimenti, di cui 9 sul suolo francese e 2 oltremare. Al 2007 contava 7 699 uomini suddivisi tra 413 ufficiali, 1 741 sottufficiali e 5 545 militari di rango.
«Legio Patria Nostra»
«La Legione è la nostra patria»
Venne fondata dal re Luigi Filippo di Francia il 10 marzo 1831, a supporto della conquista francese dell'Algeria, incorporando tutti gli stranieri che avessero voluto firmare volontariamente un ingaggio. Il primo scontro a fuoco fu sostenuto a Maison Carrée: il reggimento si comportò tanto bene da meritare le spalline rosse e verdi dei Granatieri, oltre al tricolore francese.
Dopo la partecipazione alla guerra di Crimea insieme ai sardo-piemontesi a Sebastopoli combatté a Magenta, Solferino e Montebello contro gli austriaci. Soccorse poi Massimiliano I del Messico in Messico, dove però venne seriamente messa in difficoltà dai messicani: il 30 aprile 1863, nel villaggio di Camerone, una piccola colonna della Legione, al comando del capitano Danjou, fu attaccata e decimata, nonostante il valore dei legionari, dai patrioti messicani. Quel giorno di gloria è tutt'oggi ricordato come la festa del Corpo.
Durante la seconda guerra mondiale la 13ème Demi-brigade de la Légion Étrangère (13ème DBLE) fece parte delle "Forze della Francia Libera", comandate dal generale Charles de Gaulle, e combatté in Norvegia, Africa, Italia e Germania. Sconfitta durante la guerra d'Indocina nella battaglia di Dien Bien Phu nel 1954, tornò in Algeria e successivamente spostò la sua sede, allora presso la cittadina di Sidi Bel Abbes, sul territorio metropolitano francese e in Corsica dopo l'indipendenza del paese arabo-africano. Attualmente fa parte integrante dell'esercito francese ed è spesso stata impegnata in missioni di pronto intervento e di peacekeeping oltre i confini nazionali.
Il corpo è inquadrato nell'organizzazione dell'esercito francese; e al vertice vi è il "comando della Legione straniera", anche se la struttura differisce in alcuni aspetti da quella tradizionale dell'Armée de terre.
Le unità principali sono di stanza sia nella Francia metropolitana, sia in quella d'oltremare:
L'unità è formata da volontari, in gran parte stranieri, e seppure non esistano disposizioni particolari di legge che vietino il reclutamento femminile nel corpo, la sua composizione rimane esclusivamente fatta di volontari di sesso maschile, sotto comando francese. Difatti le donne non sono accettate, anche se alcuni ufficiali e sottufficiali donne dell'esercito francese risultano distaccate presso alcuni suoi reparti. È possibile inoltre arruolare volontari senza documenti che ne comprovano l'identità (la Legione dà la possibilità di cominciare una nuova vita partendo da zero). Tale arruolamento avviene dunque sotto "identità dichiarata" o sotto "identità fittizia", che dovrà esser mantenuta però fino alla fine del servizio, a meno che il legionario non vorrà, essendone anche in grado, presentare i documenti d'identità. Si tratta dunque di una scelta personale. Sono accettati volontari che abbiano precedenti penali purché non gravi (sono ad esempio respinti gli omicidi, gli stupratori, i membri di organizzazioni criminali, gli spacciatori e i trafficanti di droga, i pedofili, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i disertori di paesi alleati della Francia) ma non abbiano in corso procedimenti penali aperti a loro carico.[senza fonte]
La durata della ferma iniziale è fissata a cinque anni. L'età considerata per l'arruolamento oscilla tra i 17 ed i 39 anni e mezzo. Dopo la ferma obbligatoria, se si firma per un secondo contratto, si avrà la possibilità di acquisire la cittadinanza francese. Per quanto riguarda il fattore della diserzione, ogni anno è stimata una media di circa 250 reclute. Il 10% dei posti degli ufficiali della Legione è riservato per regolamento agli ufficiali di provenienza straniera. Di conseguenza ogni legionario nel corso della sua carriera professionale può aspirare alla promozione nei ranghi degli ufficiali e anche raggiungere il vertice della gerarchia militare come generale.
Al 2008 un terzo circa dei volontari proveniva dall'Europa Occidentale, tra cui la Francia, un terzo dai paesi dell'Europa Orientale e un terzo dal resto del mondo, che si divide tra il 10% dall'America latina,il 10% dall'Asia e il 10% dal Maghreb, l'Africa, il Medio Oriente. Si stima che su circa 1 000 reclute all'anno, un quarto delle assunzioni avviene in Europa orientale, i francesi rappresentano il 10-15%, mentre i francofoni tra il 20 e il 25%.
Dopo una rigorosa selezione di carattere fisico e psicoattitudinale (viene accettato in media un candidato su sei), che si svolge presso le strutture del gruppo di reclutamento della Legione straniera, l'aspirante legionario viene inviato presso il centro di addestramento di base della Legione di Castelnaudary del 4º Reggimento Straniero (4º RE), dove dovrà sottoporsi a un durissimo corso di addestramento dalla durata di quattro mesi. Al termine del primo mese di addestramento, l'arruolato ottiene la qualifica di "Legionario", con la consegna del tradizionale "Kepi blanc", il tipico copricapo della Legione. Successivamente al completamento del corso di base, il personale viene inviato ai Reggimenti operativi.
Attualmente conta 7 699 uomini, divisi in 413 ufficiali, 1 741 sottufficiali e 5 545 militari di rango. Sono inquadrati in un comando e 11 unità, di cui tre alle dirette dipendenze del comando della legione, gli altri inquadrati in brigate dell'Armée française:
La "Casa del legionario" e l'"Istituto degli Invalidi della Legione", conosciuto anche con l'acronimo di I.I.L.E., sono due istituzioni di solidarietà della Legione ed hanno il compito di ospitare e assistere in due strutture protette gli ex anziani legionari celibi, autonomi fisicamente e dotati di un certificato di buona condotta. La "Casa del legionario", situata a Auriol in Provenza fu fondata l'8 luglio del 1934 su iniziativa del signor Rambaud, presidente del Circolo di ex legionari di Marsiglia e del generale Paul-Frédéric Rollet.
L'"Istituzione degli Invalidi" si trova nell'area dedicata al capitano Danjou, l'eroe della battaglia di Camerone, vicino al villaggio di Puyloubier ai piedi del monte Sainte Victoire. La missione dell'istituto è quello di accogliere e ospitare gli ex Legionari e garantire la riabilitazione dei disabili. Qui, i veterani si dedicano all'agricoltura, con la produzione limitata di un ottimo vino, a lavori artigianali, nella scrittura, nei racconti ai giovani francesi e ai giovani legionari neo arruolati che passano per Puyloubier per completare il loro addestramento sotto il profilo morale e culturale. Tra i vari ospiti si ricorda Siegfried Freytag, asso dell'aviazione tedesca durante la seconda guerra mondiale.
La Legione, dato il passo lento della marcia, sfila sempre per ultima nel corso della rassegna militare del 14 luglio sugli Champs Elysées, in occasione della festa nazionale francese. Uno dei suoi simboli - una pagoda (ricordo del soggiorno in Indocina) ricca di elementi metallici che tintinnano a ogni passo - produce un'impressione apparentemente non marziale, così come il passo di marcia che non è minimamente cadenzato e che si risolve a essere una semplice, per quanto perfettamente sincrona, camminata.
Proprio il contrasto fra la fama militare assolutamente rimarchevole della Legione e queste sue tradizioni estranee all'orpello militaristico crea un certo pathos, assolutamente degno di nota.
Caratteristica dell'uniforme della Legione è la fusciacca azzurra, portata in vita sotto il cinturone.
Nato a Castagnole Monferrato nel 1899, Paolo Zappa fu un inviato speciale del quotidiano La Stampa, pubblicista e scrittore prolifico. Collaboratore con diverse testate giornalistiche, i suoi numerosi saggi furono spesso il frutto dei viaggi in Africa e nel lontano Oriente intrapresi come corrispondente dall'estero. Nel 1931 intraprese un viaggio in Marocco al seguito di una colonna della Legione in marcia verso la regione di Meknès-Tafilalet e descrisse quell'esaltante esperienza l'anno successivo nello scritto La Legione Straniera. Nel 1931 nel Meknès-Tafilalet si giocava l'indipendenza degli ultimi ribelli del Marocco che in 50.000 si contrapponevano all'esercito francese. I francesi, comandati dal maresciallo Luciano Saint, schieravano quattro reggimenti della Legione straniera con 18.000 uomini, 5 gruppi di automitragliatrici, 12 squadriglie di aeroplani più alcuni reparti di truppe coloniali (Spahis). Paolo Zappa per descrivere la vita spicciola nella Legione, si fece assumere come aiuto barman dal vivandiere Bellis, un tunisino di origine italiana che vendeva i suoi prodotti ai soldati francesi. Seguì il tragitto del battaglione del 4° REI che lentamente marciava da Marrakech verso Uarzazat per poi proseguire nella vallata di Dadés. Nel 1936 collaborò con il Servizio Informazioni Militari italiano nel corso di un'operazione a Gibuti. Nel 1938 Paolo Zappa sottoscrisse, con altri 360 intellettuali italiani, il manifesto delle leggi razziali. Fu autore, tra l'altro, di: L'ergastolo navigante, 1950; Il sergente Klems, 1942; Tra i lebbrosi, 1945; Lo spionaggio in questa guerra, 1940; I predoni di Rio de Oro, 1932; Singapore, porta del Pacifico, 1941; L'Intelligence Service e l'Etiopia, 1936; Date posizione! Episodio aviatorio in tre atti, 1937.
La Legione straniera dispone di un proprio organo di stampa, il mensile Képi blanc. È un giornale venduto esclusivamente per abbonamento e i proventi sono interamente versati al Fondo d'entrata della Legione straniera per assicurare il funzionamento dell'Istituzione degli invalidi del Corpo con sede a Puyloubier in Provenza.
Il primo bollettino associativo della Legione fu chiamato La Legione straniera, rivista storica e d'attualità, creato nel 1912. Sospesa la pubblicazione nel corso della Grande Guerra, rinacque nel 1931 per merito dell'Unione dei soci veterani della Legione straniera (USALE). Nel 1945 la rivista cambiò nome in Vert e Rouge che sarà pubblicata fino al 1959.
Képi blanc fu fondato il 30 aprile del 1947 e oggi la redazione e la stampa si trovano in un apposito fabbricato ad Aubagne, all'interno della caserma. La rivista viene distribuita in 66 paesi del mondo e si sovvenziona esclusivamente con i proventi degli abbonati o con le donazioni. Attuale direttore è il tenente colonnello Xavier Lantaires.
La Redazione è composta da 25 uomini di 15 nazionalità diverse altamente specializzati nei testi, nella grafica, nell'impaginazione, nelle fotografie, nell'uso delle più moderne apparecchiature. La tiratura del Képi blanc è di 15 000 copie mensili ed ogni copia è composta da 72 pagine. Il giornale di ottimo livello grafico e redazionale riporta la vita spicciola delle unità legionarie, biografie di ex legionari, episodi storici e altro. Una rubrica, aperta a tutti i lettori, permette agli ex legionari o a quelli in attività di relazionarsi fra di loro.
Queste missioni erano in corso fino al gennaio 2010: Mali: missione di pace keeping
Il generale Paul Frederic Rollet è considerato il riformatore della Legione straniera e soprannominato Père de la Légion (il padre della Legione). Nacque a Auxerre (Yonne) il 2 dicembre 1875, secondo di quattro figli. Entrò giovanissimo nell'École spéciale militaire de Saint-Cyr, uscendone ufficiale. Assegnato alla Legione straniera combatté in Madagascar. Durante la Grande Guerra ebbe il comando del 1º Reggimento di Marcia e nel 1917 si distinse a Verdun-Cumiers-Forges occupando le rive del fiume Oie. Terminata la guerra contribuì alla pacificazione del Marocco. Per sua volontà nel 1931 a Sidi Bel Abbes si costruì il celebre monumento dedicato ai morti della Legione.
Rollet in quegli anni progettò l'apertura del Centro per anziani di Auriol che diverrà attivo nel 1934. Istituì il Centro di riconversione per i legionari congedati che oggi si trova a Malmouche nei pressi di Marsiglia.
Per il suo costante impegno fu nominato ispettore della Legione straniera e il 28 giugno 1935 Grande Ufficiale della Legion d'onore, la massima onorificenza francese. Nel 1935, dopo trent'anni di servizio, terminò il suo servizio militare. Ritiratosi in Francia a Parigi, vi morì il 6 aprile del 1941. La sua salma fu inumata nel cimitero di Sidi Bel Abbes a suggellare il suo legame di sangue con la Legione.
«...Gli Italiani sono buoni soldati. I legionari italiani si sono battuti da eroi nelle Argonne...»
La presenza degli italiani nella Legione è sempre stata numerosa. Dalle origini ai giorni nostri vi servirono circa in sessantamila. Ex ufficiali o soldati dell'esercito napoleonico, patrioti del Risorgimento, aristocratici, criminali comuni, antifascisti, anarchici, fascisti, avventurieri o idealisti cercarono tutti rifugio o azione sotto il kèpì bianco. Per fare un esempio: nel 1939 si arruolarono nella Legione 639 italiani, mentre dal 1944 al 1954, anno della caduta della fortezza di Dien Bien Phu, circa 10.000 italiani erano stati arruolati nella Legione straniera e per la maggior parte erano emigranti clandestini in Francia. Alla caduta della fortezza oltre 5.000 legionari italiani combattevano nella guerra d'Indocina, più di un migliaio erano i prigionieri di guerra italiani dei Viet Minh e oltre 1.300 erano i caduti in combattimento dal 1946
L'Ordre de la Libération è il secondo ordine commemorativo nazionale francese dopo la Legion d'onore. L'Ordine della Liberazione fu istituito generale Charles de Gaulle, comandante della Francia Libera per ricompensare le persone o le unità militari o la collettività civile che si segnalarono nella liberazione della Francia e del suo impero coloniale dalla dittatura fascista di Vichy e da quella nazista. I titolari hanno diritto al titolo onorifico di Compagnon de la Liberation (Compagni della Liberazione).
Gli unici italiani decorati furono quattro e tutti appartenenti alla Legione straniera: il capitano Gustavo Camerini, il sergente Augusto Bruschi, il caporale Dino Del Favero e il legionario di 2ª classe Ettore Toneatti.
L'Associazione Nazionale Italiana ex legionari della Legione straniera francese (Amicale des Anciens de la Légion étrangère d'Italie in lingua francese) all'atto della sua costituzione, avvenuta nel 1979, fu subito affiliata alla F.S.A.L.E. (Federation des Societes d'Anciens de la Légion étrangère) di Parigi e si propone per statuto di tutelare gli interessi degli ex appartenenti al Corpo e di perseguirne le tradizioni. La prima associazione nazionale di ex legionari italiani fu creata nel 1979 a Trapani da Francesco Panitteri che rimase il presidente eletto sino alla morte avvenuta nel 1990.
La sede dell'Associazione si trova a Vicenza; l'associazione raggruppa qualche centinaia di iscritti e fra le varie manifestazioni a cui partecipa vi è la ricorrenza annuale della battaglia di Magenta.
Riportiamo una tabella che riepiloga le stime di tutti i legionari per nazionalità dal 1830 al 1961:
Paul Frederic Rollett | 1931-1935 |
Monclar | 1948-1950 |
Jean Olié | 1950-1951 |
colonel Lennuyeux | 1955-1957 |
colonel Lennuyeux | 1957-1958 |
Gardy | 1958-1960 |
Morel | 1960-1962 |
Lefort | 1962-1964 |
Letestu | 1972-1973 |
Fourreau | 1973-1976 |
Goupil | 1976-1980 |
Lardry | 1980-1982 |
Coullon | 1982-1984 |
Coullon | 1984-1985 |
Roué | 1985-1988 |
Le Corre | 1988-1992 |
Colcomb | 1992-1994 |
Piquemal | 1994-1999 |
Grail | 1999-2002 |
Franceschi | 2002-2004 |
Dary | 2004-2006 |
Pichot de Champfleury | 2006-2009 |
Alain Bouquin | 2009-2011 |
Christophe de Saint Chamas | 2011 |
La fama storica e l'alone leggendario della Legione straniera francese hanno ispirato vari film, tra cui:
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