Leone Escudier

In questo articolo ci addentreremo nell'affascinante mondo di Leone Escudier, esplorandone le varie sfaccettature e analizzandone l'impatto in diversi ambiti. Dalla sua rilevanza storica alla sua influenza sulla società odierna, Leone Escudier è diventato un argomento di grande interesse per studiosi, ricercatori e curiosi. Attraverso un approccio multidisciplinare, ne affronteremo l’importanza in campi quali la scienza, la cultura, la tecnologia e la politica, tra gli altri. Esamineremo anche la sua evoluzione nel tempo e il suo potenziale nel plasmare il futuro. Leone Escudier è un argomento di grande attualità e siamo entusiasti di approfondire il suo studio e la sua analisi nel corso di questo articolo.

Léon Escudier (Castelnaudary, 17 settembre 1821Parigi, 22 giugno 1881) è stato un giornalista e musicologo francese.

Biografia

Da giovane si trasferì a Parigi dove si dedicò al giornalismo, mettendosi in evidenza fondando, nel 1838 assieme al fratello Marie-Pierre Escudier, il settimanale musicale La France musicale; con lui fondò anche un'importante casa editrice musicale, con la quale diffusero le opere di Giuseppe Verdi.

Negli stessi anni collaborò con numerosi giornali politici, tra i quali il Réveil, Bon Sens, Revue du dix-neuvième siècle, Revue du Nord, Monde, La Patrie.

Dal 1850 al 1858 fu collaboratore e redattore dei giornali Pays e Journal de l'Empire, Le Gascon.

In questo periodo scrisse: Etudes biographiques sur les chanteurs contemporains (1840); Dictionnaire de musique d'après les théoriciens, historiens et critiquies les plus célèbres (1844); Rossini, sa vie et ses œuvres (1854); Vie et aventures des cantatrices célèbres, précédées des musiciens de l'empire et siuvies de la vie anedotique de Paganini (1856).

In questi anni divenne particolarmente noto per essere stato amico di Giuseppe Verdi di cui in Francia era l'editore ufficiale delle opere e di cui aveva promosso la stampa de I vespri siciliani che si rappresentò all'Opéra di Parigi.

Intraprese un lungo carteggio anche con la seconda moglie del Verdi, Giuseppina Strepponi. Nell'agosto del 1852, in visita a Verdi nella sua tenuta di Sant'Agata, ebbe l'onore in nome del governo francese di consegnare a Verdi la medaglia di cavaliere della Legion d'onore.

In quegli anni Escudier propose a Verdi numerosi libretti incentrati su Re Lear, Cleopatra e Don Carlos.

Nel 1862 Léon si separò professionalmente da Marie-Pierre, conservando la proprietà della case editrice e fondando un nuovo giornale, L'Art musical, che stampò fino al suo decesso.

Nel 1870 compilò Mes souvenirs e sei anni dopo fu direttore del Théâtre Italien.

Il testo della melodia L'abandonnée di Verdi, dedicato a Giuseppina Strepponi, fu scritto dai due fratelli Escudier.

Note

  1. ^ a b c books.google.it, https://books.google.it/books?id=bG7YCS6PvS0C&pg=PA267&lpg=PA267&dq=Marie+Escudier&source=bl&ots=nlh9MMaO0Y&sig=N9e2YNY8XdbowWbhng9tpEYID-E&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi8mIKHhPPaAhXhE5oKHcw7CZ84ChDoAQgmMAA#v=onepage&q=Marie%20Escudier&f=false. URL consultato il 7 maggio 2018.
  2. ^ a b (FR) Notice biographique Leone Escudier, su medias19.org. URL consultato il 7 maggio 2018.
  3. ^ a b Andrea Della Corte e Guido M. Gatti, Dizionario di musica, Torino, Paravia, 1956, p. 211.

Bibliografia

  • (FR) Fetis, Biographie universelle des musiciens, 1889.

Voci correlate

Controllo di autoritàVIAF (EN59236236 · ISNI (EN0000 0001 2237 9566 · BAV 495/204397 · CERL cnp01079817 · LCCN (ENn97841847 · GND (DE116569689 · BNE (ESXX1259558 (data) · BNF (FRcb13487364p (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n97841847