Nel mondo di oggi, Lionel Stander ha acquisito una rilevanza senza precedenti. Che si tratti di politica, scienza, cultura o tecnologia, Lionel Stander è diventato un argomento di costante interesse e dibattito. Conoscere meglio Lionel Stander e le sue implicazioni è fondamentale per comprendere il panorama attuale e le tendenze che stanno definendo il corso per il futuro. In questo articolo esploreremo le varie sfaccettature di Lionel Stander, dalla sua origine fino al suo impatto sulla società odierna, per offrire una visione completa e aggiornata di questo fenomeno.
Stander nacque nel Bronx, borough di New York, l'11 gennaio del 1908, figlio di immigrati russi di origine ebraica. Iniziò l'attività di attore nel 1928, in teatro. Negli anni trenta diventò popolarissimo in radio anche grazie al suo timbro di voce molto particolare e dal 1935 prese parte a numerose produzioni cinematografiche. Tra i fondatori dello Screen Actors Guild, il sindacato degli attori statunitensi, non nascose le sue idee laburiste e sposò cause sociali di ogni tipo.
Questo suo impegno politico lo fece presto, e molto facilmente, bollare come "possibile comunista", portandolo nel 1940 a finire nel mirino dalla Commissione per le attività antiamericane. La commissione di indagine sulle attività comuniste raccolse una testimonianza secondo la quale Stander sarebbe appartenuto al Partito Comunista degli Stati Uniti d'America. Queste rivelazioni, che lo accomunarono ad altri grandi di Hollywood come Humphrey Bogart e James Cagney, bloccarono la carriera di Stander tra il 1939 e il 1941, anno in cui la portata degli eventi bellici distrasse l'attenzione da queste vicende, permettendo all'attore un rientro nel cinema, anche se in parti secondarie.
La commissione di indagini sulle attività comuniste tornò attiva nel 1947 quando Stander, nuovamente accusato, finì definitivamente nella "lista nera" di Hollywood. La censura riguardò solo il cinema, per cui Stander poté continuare con successo l'attività in radio, in televisione e in teatro. Nel 1951 l'attore intraprese un ennesimo braccio di ferro con le autorità e dopo un'attesissima deposizione presso la suddetta commissione, arrivata solo nel 1953, la sua situazione già precaria peggiorò inesorabilmente, facendo naufragare la sua carriera. A causa del clima maccartista che si respirava nel mondo dello spettacolo statunitense, per dieci anni Stander dovette rinunciare anche al teatro e, dopo essersi arrangiato con vari mestieri, essendogli in pratica impedito di recitare, nel 1963 decise di trasferirsi in Europa, dapprima in Gran Bretagna, a Londra, ed in seguito stabilmente in Italia, a Roma, dove ebbe così modo di intraprendere una seconda carriera.
Nel 1986 si dedicò alla recitazione nel mondo dei cartoni animati: ottiene il ruolo dell'anziano Autobot Kup in Transformers - The Movie, di Nelson Shin. Il cast vocale era costituito, oltre dagli attori dei vecchi personaggi, anche da numerose star (Leonard Nimoy, Robert Stack, Judge Reinhold e Orson Welles) in nuovi ruoli. Tra i suoi ultimi ruoli sul grande schermo, spicca quello del magnate italo-americano Frank Santamaria in Bellifreschi (1987), pellicola in cui recita accanto a Christian De Sica e Lino Banfi. La sua ultima apparizione fu nel film per la televisione Cuore e batticuore - I segreti del cuore (1995). Definitivamente riabilitato in patria, Stander tornò stabilmente negli Stati Uniti con la sua sesta e ultima moglie Stephanie Van Hennick, e morì nel 1994 a seguito di un cancro ai polmoni.
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