Luigi Cerioli

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Ritratto di don Paolo Antonio Fiorentini, 1801

Fra Luigi Cerioli (Ombriano, 1763Roma, 1816) è stato un pittore italiano.

Biografia

Nato da modesta famiglia contadina, esercitò fin da fanciullo il mestiere di muratore, ma dimostrando notevole interesse e inclinazione per il disegno: si narra infatti che lavorando alla ricostruzione della chiesa di Sant'Antonio Abate a Crema, prese a eseguire un disegno con del carbone su una parete; notato dal vescovo Marcantonio Lombardi, ne ottenne protezione economica per trasferirsi a Roma per lo studio della pittura. Là fu ospitato dai Padri Cappuccini, frequentò la scuola di pittura di Pompeo Batoni, divenne apprezzato ritrattista e si iscrisse egli stesso tra i laici della Congregazione religiosa del Beato Matteo da Bascio. Con la soppressione degli ordini religiosi tornò a Crema, dove entrò in stretti rapporti con il collezionista Luigi Tadini. Riaperto nel 1815 il convento dei Cappuccini, tornò a Roma, dove morì l'anno successivo. Fu conoscente del Canova, che pare lo abbia omaggiato ritraendolo nei panni di Enea.

Produzione pittorica

Il Cerioli lasciò dipinti nella parrocchiale di Ombriano (una Via Crucis, San Francesco da Paola e San Rocco) e nella raccolta d'arte dell'Ospedale Maggiore di Crema. La Galleria dell'Accademia Tadini di Lovere conserva un ciclo di sue opere raffiguranti momenti della vita di Bernardo da Offida e un Ritratto del conte Luigi Tadini.

Quest'ultimo dipinto, in cui la personalità complessa del Tadini è resa grazie al forte uso del chiaroscuro, è considerato dall'Alpini l'unico suo ritratto a mostrare apprezzabili qualità artistiche, in una produzione «talvolta troppo austera nei colori e limitata nell'invenzione, cioè spesso di valenza quasi esclusivamente documentaria».

Note

  1. ^ Francesco Sforza Benvenuti, Dizionario biografico cremasco, Arnaldo Forni editore, 1972 , pp. 86-87.
  2. ^ Andrea Bombelli, Pittori cremaschi, Ceschina, 1957, pp. 159-161.
  3. ^ Luigi Tadini, Descrizione generale dello stabilimento dedicato alle delle arti in Lovere, Milano, 1828, p. 18.
  4. ^ Cesare Alpini, Pittori e scultori cremaschi dell'Ottocento, Crema, 2008, pp. 12-13.

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