Nell'articolo presentato di seguito verrà analizzata la rilevanza di Marcantonio Franceschini nel contesto attuale. Marcantonio Franceschini è stato oggetto di studio e interesse in vari campi, sia nella storia, nella scienza, nella tecnologia o nelle arti. Nel corso del tempo, Marcantonio Franceschini ha svolto un ruolo cruciale nell’evoluzione della società, influenzando in modo significativo il modo in cui le persone interagiscono, pensano e agiscono. Attraverso un'analisi dettagliata, miriamo ad affrontare l'importanza di Marcantonio Franceschini in diversi ambiti, il suo impatto sulla vita quotidiana e la sua rilevanza nel mondo contemporaneo.
Nato a Bologna da Giacomo Franceschini e Giulia Maffei, a 17 anni diviene uno studente del pittore Giovanni Maria Galli da Bibbiena ma, alla morte di questi nel 1668, completa la sua formazione artistica presso l'autorevole Carlo Cignani.
Con lui Franceschini ha l'occasione di svolgere numerosi lavori sia a Bologna, nei portici delle chiese di San Bartolomeo e dei Servi, che a Parma, dove lavora sugli affreschi del Palazzo del Giardino tra il 1678 e il 1681.
Alla definitiva partenza del maestro per Forlì nel 1683, Marcantonio decide di non seguirlo per aprire una propria bottega in città. Da questo momento in poi la sua attività viene da lui stesso annotata in un taccuino, oggi conservato presso la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio di Bologna.
Reggio Emilia, Chiesa di San Prospero, Cappella del Tesoro (1701)
Genova, Chiesa di San Filippo Neri, decorazione della volta della navata; Riposo Sacra Famiglia durante fuga in Egitto; 8 tempere sulla vita di San Filippo Neri
Genova, Palazzo Lomellino, Stanza di Diana (1715-1722)
Cesena, bozzetto per una lunetta di Palazzo Ranuzzi-Baciocchi di Bologna, collezione privata.
Pale d'altare
San Filippo Benizzi, Budrio, Chiesa di San Lorenzo (1675)
I santi Pietro, Paolo, Alberto e Lucrezia, Finale Emilia, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (1676-78)
I Ss. Bartolomeo e Severo in gloria, Ravenna, Pinacoteca civica comunale (1683)
Cristo appare a S. Elisabetta d'Ungheria, Bologna, Chiesa di Santa Maria della Carità
^Manoscritto B 4067, cfr: Il libro-cassa del pittore Marcantonio Franceschini / Guido Zucchini, in "L'Archiginnasio: bullettino della biblioteca comunale di Bologna", 37 (1942), P. 66-71]
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