Mario Abbiate

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Mario Abbiate

Ministro dell'industria e del commercio del Regno d'Italia
Durata mandato21 maggio 1920 –
3 giugno 1920
Capo del governoFrancesco Saverio Nitti
PredecessoreDante Ferraris
SuccessoreGiuseppe De Nava
LegislaturaXXV legislatura del Regno d'Italia

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXIII legislatura del Regno d'Italia
Gruppo
parlamentare
Radicale
CoalizioneLiberal-democratica
CircoscrizioneVercelli
Sito istituzionale

Senatore del Regno d'Italia
LegislaturaXXV
Sito istituzionale

Deputato della Consulta Nazionale Italiana
Durata mandato25 settembre 1945 –
25 giugno 1945
LegislaturaConsulta nazionale

Senatore della Repubblica Italiana
LegislaturaI
CircoscrizioneIII disp. transitoria Cost.ne

Dati generali
Partito politicoPartito Radicale storico
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
ProfessioneAvvocato

Mario Abbiate (Genova, 14 febbraio 1872Milano, 5 giugno 1954) è stato un politico, sindacalista e avvocato italiano. Fu ministro dell'Industria, Commercio e Lavoro del Regno d'Italia nel Governo Nitti II.

Biografia

Mario Abbiate nasce a Genova il 14 febbraio 1872. I genitori sono Giuseppe Abbiate, che a 17 anni fugge dal Seminario di Vercelli per seguire come volontario Giuseppe Garibaldi nella spedizione dei Mille, ed Erminia Montalenti, entrambi di Caresana in provincia di Vercelli. A Caresana sono proprietari di un'importante impresa agricola specializzata nella coltivazione del riso.

Mario Abbiate segue gli studi in Giurisprudenza alla Sapienza - Università di Roma, dove si laurea a 20 anni. Successivamente, si trasferisce a Milano, dove esercita la professione di avvocato presso lo studio dell'onorevole Carlo Canetta. Nel 1900 è chiamato a far parte della Federazione Nazionale delle Società di Mutuo Soccorso e della Lega Nazionale delle Cooperative. Nel 1903 è nominato nel Consiglio Superiore del Lavoro. In questo organismo riceve l'incarico dell'inchiesta sulle zolfare della Sicilia e sul lavoro notturno dei fornai.

Rappresenta l'Italia nei Congressi internazionali della Mutualità nel 1903, 1905, 1907 e diviene nel 1906 segretario generale della Federazione internazionale della Mutue. Nel 1909 è eletto deputato di Vercelli nelle file della coalizione liberal-democratica, sconfiggendo il candidato conservatore. Nelle successive elezioni politiche del 1913 è sconfitto dal candidato socialista. Alla camera ha fatto parte del gruppo Radicale.

Nel 1917 i coniugi Mario Abbiate e Rosa Cambiaghi acquistano da Edoardo Rossi la Villa a Buscate del XVII secolo con annessi possedimenti e impiantano una solida impresa agricola che introduce la coltivazione della risaia nella zona (approfittando delle disponibilità di acqua del Canale Villoresi) e l'allevamento intensivo del bestiame (Stallone). Il 6 ottobre 1919 Mario Abbiate è nominato Senatore del Regno. Aderisce al gruppo parlamentare dell'Unione democratica sociale.

Nel 1920 viene nominato Ministro dell'Industria e del Commercio nel Governo Nitti II. Nello stesso anno passa al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Dura in carica pochi giorni fino alle dimissioni di Nitti del 15 giugno 1920. Nel novembre del 1924 aderisce all'Unione Nazionale di Giovanni Amendola, ed entra a far parte del costituendo gruppo parlamentare. Deciso oppositore del regime fascista dai banchi del Senato: il 3 gennaio 1925, è uno dei tre soli Senatori che denunciano in aula le responsabilità di Mussolini per l'omicidio di Giacomo Matteotti.

Nel 1946 è nominato nella Consulta Nazionale; partecipa al grande dibattito sulla nuova Carta costituzionale. Nella I legislatura repubblicana entra a far parte del Senato della Repubblica in base alla III disposizione transitoria della Costituzione. Diventa presidente della società Montecatini succedendo all'ing. Donegani. Nel periodo 1948-53 è nominato presidente delle Assicurazioni Generali. Muore nel 1954 ed è sepolto nella cappella di famiglia del cimitero di Caresana.

Note

  1. ^ Gli altri due furono Carlo Sforza e Luigi Albertini. Cfr. Carlo Sforza, L'Italia dal 1914 al 1944 quale io la vidi, Roma, Mondadori, 1945, pag. 129

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Ministro dell'industria e del commercio del Regno d'Italia Successore
Dante Ferraris 21 maggio 1920 - 3 giugno 1920 Giuseppe De Nava
Predecessore Ministro del lavoro del Regno d'Italia Successore
nessuno 3 giugno 1920 - 15 giugno 1920 Arturo Labriola
Controllo di autoritàVIAF (EN299066670 · ISNI (EN0000 0004 0284 598X · SBN LO1V134826 · BAV 495/330553 · J9U (ENHE987007305034705171 · WorldCat Identities (ENviaf-299066670